Moto2, Celestino Vietti al banco di prova di Mandalika

Moto2, Celestino Vietti al banco di prova di Mandalika© Getty Images

Il pilota della VR46 Academy si presenta al secondo appuntamento stagionale da leader della classifica. Non sarà facile ripetersi dopo la spendida gara del Qatar, anche perchè la concorrenza sarà agguerita

14.03.2022 ( Aggiornata il 14.03.2022 18:37 )

Il motomondiale è pronto per iniziare il secondo week-end di gara della stagione, in Indonesia, a Mandalika, un GP inedito per le tre classi. Soprattutto per Moto3 e Moto2 che non hanno ancora mai girato, a differenza della classe regina, che qui ha disputato il secondo ed ultimo test invernale. La gara inaugurale della classe di mezzo ci ha consegnato una serie di valori in campo che in parte ci aspettavamo ed in parte ci hanno sorpreso. A partire dalla vittoria d'autorità di Celestino Vietti, dato tra i più veloci dopo un buon inverno di prove, ma probabilmente non fino a questo punto. In Qatar il giovane pilota del Team Mooney VR46 ha trionfato vincendo in solitaria, guidando la testa della corsa dal primo all'ultimo giro, tanto da far sognare un possibile bis.

Acosta e Canet i primi rivali?


La concorrenza nel prossimo GP sarà presumibilmente ancora più agguerrita: Augusto Fernandez e Sam Lowes vorranno ancora di più rispetto alla quarta e terza posizione ottenuta e allo stesso tempo Aaron Canet, che ha mostrato di essere molto solido sin dai test fino alla gara del Qatar, proverà a vendicarsi sul rivale italiano che gli è terminato davanti. Probabilmente però, maggiore attenzione dev'essere focalizzata su Pedro Acosta, che in Qatar si è dimostrato velocissimo per tutto il weekend salvo commettere un errore in qualifica proprio mentre stava per realizzare un tempo da prima fila. Potrebbe essere lui il maggior indiziato al fine di mettere i bastoni fra le ruote di Vietti, lo spagnolo infatti correrà con il sangue agli occhi, come ha dimostrato di saper fare in gara dopo un contatto al via che lo ha costretto a rimontare dalle retrovie.

A Mandalika per capire l'obiettivo stagionale


Il GP indonesiano servirà anche per capire la reale competitività del 20enne italiano, che fino ad ora è stato protagonista di un escalation di prestazioni che si protraggono dalla seconda metà della scorsa stagione e che l'hanno protato a salire sul gradino più alto del podio a Doha. La prima vittoria in carriera in Moto2 è arrivata in un modo che in pochi si aspettavano, in fuga, confermando una maturità di guida oltre che di freddezza, inequivocabile. Vietti infatti, ha vinto prendendo il largo sin dalle prime curve, rimanendo molto costante sul passo, come dimostrano i 20 giri (esclusi il primo e l'ultimo) sempre sotto l'1,59,5; salendo sopra questo riferimento cronometrico solamente in due tornate. Al termine della gara Vietti è apparso con i piedi ben piantati per terra, a dimostrazione di quanto il pilota stesso ed il team si sentano ancora dentro ad un processo di crescita che al momento sempre essere preminente; tuttavia, un risultato di rilievo in Indonesia potrebbe voler dire che i presupposti per puntare il titolo sono reali.

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