© Luca Gorini
I piloti del team VDS occuperanno due dei primi tre posti sulla griglia di Losail. Un risultato che può essere il giusto viatico a una sfida "fratricida", come quella già vissuta dalla squadra belga nel 2014
05.03.2022 ( Aggiornata il 05.03.2022 18:34 )
Detto della pole position ottenuta da Celestino Vietti, la prima in Moto2 per il pilota piemontese, l’altro tema offerto dalle qualifiche della classe intermedia è la presenza in prima fila di Tony Arbolino e Sam Lowes.
I due portacolori del team VDS occuperanno la seconda e terza posizione sulla griglia qatariota, un risultato che sarebbe stato ancor più prestigioso se il britannico non avesse ecceduto i limiti della pista nel giro che gli aveva regalato la pole provvisoria.
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Una situazione già vissuta dal team belga nel 2014, quando fu Esteve Rabat a laurearsi campione davanti al compagno Mika Kallio, al termine di una lotta che vide i due assoluti protagonisti della stagione. Marc VDS ha poi inanellato altri due titoli iridati, nel 2017 con Franco Morbidelli e nel 2019 con Alex Marquez, prima di sfiorare nuovamente il successo con l’esperto Lowes nelle stagioni successive.
Occasionissima Lowes, riscatto Arbolino
Proprio il pilota britannico, sempre capace di buone prestazioni ma spesso autore di troppi errori, si trova davanti a una delle ultime occasioni della sua carriera: gli anni passano (a settembre ne compirà 32) e in una Moto2 sempre più piena di giovani Sam non può sprecare l’occasione di lottare per il titolo 2022. Sarà una lotta fratricida col compagno di box? Non è possibile escluderlo: Arbolino ha dimostrato tutta la sua velocità nella stagione 2020, quando sfiorò il mondiale Moto3, prima di salire in Moto2 con Intact GP. Un esordio duro, quello del pilota milanese nella categoria di mezzo, che adesso conta sul passaggio in Marc VDS per esprimere tutto il proprio valore.
Alla prima occasione, le qualifiche del Qatar appunto, Tony ha dimostrato di essere consistente e capace di approfittare delle occasioni giuste.
Non si può dire lo stesso di Augusto Fernandez, grande favorito della vigilia ma solo sesto in Q2, e di Pedro Acosta, autore di due scivolate e solo decimo in griglia. Il dominio del team Ajo visto nel 2021 è già finito? Presto per dirlo, ma Lowes e Arbolino non desidererebbero altro che ripetere quanto fatto da Raul Fernandez e Remy Gardner l’anno scorso.
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