Moto2, Triumph: tre cilindri più potente, affidabile e... sfruttabile

Moto2, Triumph: tre cilindri più potente, affidabile e... sfruttabile© Luca Gorini

Il propulsore inglese, fornito a tutte le squadre iscritte, gode di affinamenti al suo quarto anno di competizioni della middle class. Interventi mirati garantiscono una risposta al gas immediata e velocità di punta incrementate

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05.03.2022 ( Aggiornata il 05.03.2022 13:55 )

La Moto2 è caratterizzata, sin dalla sua nascita, dalla monofornitura di propulsori, garantita a ogni squadra iscritta alla serie. Dal 2010 al 2018 team e piloti hanno usato il quattro cilindri in linea Honda CBR600, dal 2019 ad oggi il passaggio a tre cilindri Triumph.

Nuova voce, erogazione, diversa, Marchio prestigioso. Lo staff britannico è contento di quanto realizzato sinora: "Ci troviamo alla quarta stagione in Moto2 per noi - la spiegazione di Steve Sargent, Responsabile del Progetto - arriviamo da tre soddisfacenti campionati, siamo prontissimi pure a questo. Gli addetti ai lavori si sono rivelati entusiasti riguardo alle prestazioni, al suono e alla affidabilità garantita da ogni unità. L'ultimo aspetto, in particolare, è per noi una sfida importante".

Entrando in questo paddock, avete rilanciato un Marchio prestigioso.

"Sì, poichè la Moto2 è seguita in tutto il mondo, perciò noi ci teniamo parecchio. In tal senso, lavoriamo costantemente allo sviluppo dei motori, dedicando tempo e risorse per incrementare performance e facilità di utilizzo. Abbiamo dimostrato di avere le capacità giuste per sostenere il progetto".

Moto2, da Honda a Triumph: il rischio della Casa inglese


I rischi erano parecchi: prendere il posto di Honda era missione (quasi) impossibile, proprio come il titolo del film in cui Tom Cruise guida una moto Triumph. A Hincley si sono fatti trovare pronti: "Prima di debuttare quattro anni fa - ancora Steve - abbiamo speso mesi e mesi in prove e test dedicate ad ogni dettaglio utile per noi e per i piloti.Il primo motore derivava dall'unita di serie 765 Street Triple, poi ci siamo impegnati per renderlo più racing possibile. Siamo intervenuti su valvole, iniezione ed altri dettagli, facendolo diventare un propulsore da competizione. Anche frizione e rapporti del cambio sono stati evoluti".

Quali novità avete portato qui in Qatar?

Quest'anno i rapporti del cambio hanno modifiche importanti, adesso ogni marcia ha innesti più rapidi, perché i rapporti sono ravvicinati. I piloti, adesso, possono scegliere meglio quale marcia usare in ciascuna curva della pista. Ne abbiamo. stili di guida diversi e adattabili: quarta, quinta e sesta sono state ripensate, ora più vicine".

Come è cambiato il tre cilindri?

C'è un incremento di potenza. Questo perché il motore ha ricevuto modifiche alla parte bassa, ora è più compatto, e al suo interno sono state ridotte alcune inerzie inutili. Tutto ciò aiuta il tre cilindri nell'essere più veloce. Magari non gode di un incremento di giri a massimo regime, però la risposta all'accelaratore è più pronta, subitanea. La potenza arriva meglio ed è corposa. Quindi, ne giovano accelerazione e velocità di punta. In origine, il motore esprimeva più di 140 cavalli. Poi, messo lavorato e messo sul banco, pensato per la Moto2, siamo arrivati a 150 cavalli. Ma, potenza a parte, la nota principale è costituita dall'affidabilità, oltre al fatto che i tre cilindri siano tutti uguali".

Kalex una garanzia, Boscoscuro vera opera d'arte


Dal 2019 al presente sono quattro i campionati in cui Triumph si impegna nella Moto2. Mica è finita qui: "Abbiamo ancora tre stagioni complete -le parole del Responsabile Progetto - Bisognerà vedere cosa succederà nel campionato e quali decisioni verranno prese per la middle class. Si vedrà quali saranno le ambizioni della Moto2 e di Triumph. Nel frattempo, posso dire quanto siamo tutti contenti".

Desidereresti avere più telai diversi in Moto2?

"Non possiamo controllare quanti tipi di telaio siano disponibili nella classe, però certo: se ci fossero più fornitori, sarebbe bello e interessante. All'inizio della Moto2 c'erano tanti telaisti, alcuni assolutamente artigianali. Ora dobbiamo dare credito a Kalex, capace di garantire un prodotto fantastico. Penso sia normale sceglierlo. Ma penso pure che il telaio della Speed Up sia eccezionale. La Boscoscuro è curatissima, quest'anno il telaio è nuovo, bellissimo e pensato in ogni dettaglio. L'attenzione ai particolari è impressionante". Qui sopra, Romano Fenati in azione con la Boscoscuro, precede Aron Canet con la Kalex del team Pons. Entrambe, sono motorizzate Triumph.

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