Motorland, terra dei motori. Oppure, Motorland, terra di Marc Marquez. MotoGP di Aragona in avvicinamento, con il numero 93 che "corre in casa": in carriera sette successi (già) firmati, tra cui la prima vittoria con la Ducati nel 2024. In virtù del palmares, considerando la leadership iridata e ricordandone l'ultima affermazione domencale, l'otto volte iridato deve - imperativo - mettersi tutti alle spalle.
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Vi sembrerà una inezia, non lo è. Sebbene guidi la classifica mondiale, Marc è assente dal gradino più alto del podio sin dal Qatar, ovvero, quarta delle sette tappe completate. Da Lusail a Silverstone di vittorie ne ha ottenute Marquez, sì: Sprint del sabato proprio laggiù, poi di Jerez e Le Mans d'Oro medagliate.
Ma al trentaduenne catalano viene chiesto di imporsi nei Gran Premi, massima realizzazione della classe regina e, in generale, dell'evento in oggetto. Pensando a quanto fatto lo scorso anno, ecco per lui la ghiotta occasione: al Motorland 2024 la doppietta centrata in sella alla indipendente Ducati Gresini promette ripetizione sulla Desmosedici GP25 ufficiale.
Marquez "fermo" a quota 7, d'accordo. E occhi pure su Alex, esatto. Il fratello minore vuole fare il maggiore, nel tentativo di batterlo ancora. E ci proverà, perché sulla GP24 il numero 73 viaggia davvero forte. C'è solo un piccolo neo, magari, da rimuovere: la passata edizione viene ricordata per l'incidente condiviso con Pecco Bagnaia.
Chi aveva torto, chi aveva ragione? Difficile è stabilirlo, però i due potrebbero ritrovarsi nuovamente ai ferri corti, proprio per il motivo di cui sopra: lo spagnolo desidera ripetere la vittoria di Jerez, l'italiano intende bissare quanto fatto ad Austin. Attenzione: Ad Aragòn il ventottenne di Torino si sbloccò nel 2021 in MotoGP. Anche per lui il terreno è favorevole.
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