Si parlava da giorni della possibile investitura di Lucio Cecchinello in qualità di Presidente della International Racing Team Association. Ed era verò: durante il Gran Premio MotoGP di Silverstone, il manager LCR ha confermato, esprimendosi in un media scrum ad hoc: "Questo sport mi ha dato tanto" le parole "e mi sembra giusto restituire ciò che ho avuto. A volte si sottovaluta il lavoro altrui, infatti, ho ricevuto messaggi e richieste di incontri. Sono già molto impegnato durante il weekend, vorrà dire che mi farò portare la cena in ufficio".
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Lucio succede al francese Herve Poncharal, contestualmente titolare del team Tech3: "So che non sarà un lavoro facile" l'introduzione "perchè fare da tramite tra i team e l'organizattore potrebbe avere momenti poco facili (ride). Herve Poncharal ha fatto un lavoro straordinario, sarà difficile fare meglio. Voglio mantenere un aspetto democratico all'Associazione. Il Presidente non ha alcun potere decisionale, semmai, le decisioni vengono prese assieme, seguendo i punti messi in agenda".
Cecchinello, classe 1969, conosce l'ambiente come pochi: "L'IRTA ha sempre mantenuto toni democratici" continua "e per conoscere le dinamiche del paddock, bisogna viverle. La sua esistenza è importante e, se non ci fosse, se ne occuperebbe la FIM, che però non conosce certe situazioni. In Formula 1 c'è la FIA, qui la FIM ha un ruolo istituzionale. Ecco perché la nostra Associazione continuerà con toni democratici, e io non avverto alcuna pressione".
Per il manager della formazione Honda i punti sono già chiari: "Fanno parte dell'IRTA i team MotoGP e rappresenanti di Moto2 e Moto3, oltre che i fornitori Michelin e Pirelli. e decisioni vengono prese dalla Dorna e dalla Grand Prix Commission. Io ho già avuto interessanti e costruttivi incontri, sono contento. Sono pronto ad accettare questa sfida".
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