“Tra la mia moto e le ufficiali c’è poca differenza, hanno scelto una versione aggiornata della 2024” commenta l’italo-brasiliano di Pertamina Enduro VR46 Racing Team dopo il quarto posto a Buriram
Nuova stagione, la seconda con la Ducati GP24, e miglior esordio stagionale da Jerez 2020 per Franco Morbidelli che chiude un mini-filotto di Ducati con il quarto posto alle spalle del compagno di marca e Academy Pecco Bagnaia.
“Non mi aspettavo tanto da questa gara – esordisce Morbidelli a Sky – dopo l’errore di venerdì partivo nono, le qualifiche non sono state brillanti. Partendo nono sapevo che avrei fatto tanta fatica, ho cercato di dare tutto per superare quelli che avevo davanti. All’inizio c’è stato un bel “pollaio”, ho dovuto passare Fernandez, Miller ed Ogura e poi sono arrivato sotto a Pecco nel gruppo dei primi. Non me l’aspettavo, ero già contento di essere lì. Alla fine, è stato un grandissimo weekend di inizio con la squadra nuova ed il team nuovo, siamo “potenti”.”
Nel computo del bel weekend di debutto con i nuovi colori, Franco mette dentro anche un piccolo errore in partenza che non gli ha permesso di fare la gara che pensava di fare, dovendo passare tutti per arrivare sotto a Bagnaia. “Partendo nono ero lì, usando meno gomma ne avrei avuta di più quando sono arrivato dietro a Pecco; quando gli sono arrivato sotto ho fatto un errore alla curva 1 e ho riperso tutto quello che avevo guadagnato lottando duramente. Anche se non è sembrato, c’è stato qualche errorino di troppo.”
Sulle differenze con le altre Ducati spiega: “Tra la mia moto e le ufficiali c’è veramente poca differenza, loro hanno scelto una versione aggiornata della 2024. Diggia, Marc e Pecco dunque hanno una versione più aggiornata, non c’è molta differenza perché eravamo tutti vicini.”
Parlando del livello di Marquez dice: “Marc Marquez è stato impressionante, faceva il secondo settore veramente forte, abbiamo provato a rincorrerlo tutto il weekend. E’ sempre riuscito a fare una bella differenza sugli avversari al T2. Ad un certo punto l’ho visto rallentare e pensavo che avesse avuto un problema tecnico invece alla fine ho visto che cercava della temperatura con il fratello e quello è stato un bell’aiuto. Ridare la posizione al fratello è meglio che darla ad un altro pilota. Tante cose sono a suo favore e sicuramente al primo posto c’è la sua velocità, cercheremo di dare il massimo e lavorare per arrivargli addosso il prima possibile.”
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