Da dominatrice a bastonata: come è cambiata la Honda

Da dominatrice a bastonata: come è cambiata la Honda

Dalla vincente RC211 V ai patimenti odierni: senza Rossi, Hayden, Stoner e Marquez, l'Ala Dorata ha smesso di volare 

16.12.2024 09:54

Quando le ali sono afflosciate, volare è pressochè impossibile. Situazione di Casa Honda, che soffre come non mai in MotoGP. Nelle diverse epoche moderne a quattro tempi offerte dalla classe regina - 990, 800 e 1000 - il Gigante di Tokio ha vinto parecchio in più fasi, soffrendo invece nell'attuale. Dal 2002 a oggi sembra passata una vita.

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Propulsore 5 cilindri, cilindrata 990 centimetri cubi, bordate di coppia e potenza, doti di guida da agile BMX. Così fu commentata dai piloti la RC211 V, prototipo a quattro tempi che andò a rilevare la "vecchia" NSR 500 due tempi. Il cambio di regolamento, voluto da Dorna, IRTA, FIM e MSMA, fu interpretato al meglio dall'Ala Dorata, che cominciò subito a volare.

E dire che, all''inizio, Valentino Rossi risultò un po' scettico & preoccupato. Proprio lui, capace di imporsi subito a Suzuka nel 2002, con podio occupato anche dalla Suzuki di Akira Ryo e dalla Yamaha di Carlos Checa. Fu vetrina importante per i nipponici, cominciata alla grande sulla pista di Suzuka.

Il numero 46 vinse il Mondiale, ripetendosi nel 2003. Assoluto dominatore, l'italiano ebbe relative evoluzioni di gestione elettronica, mappatura dedicate, impianto frenante, comparto sospensioni e aggiornamento di motore continui. La facilità di guida e un limite sensibilmente percepibile permisero anche a Nicky Hayden di far sua la corona, nell'anno 2006. L'americano marcò l'ultima impresa di quella prima MotoGP, che poi passò a una cubatura ridotta.

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