Al di là della classifica delle cadute, la MotoGP a stagione finita stila anche quella del numero totale di incidenti tra le varie classi e quanti sono avvenuti per singolo weekend. I numeri sono decisamente sorprendenti. 

865 incidenti, Moto2 e Moto3 meno cadute con le Pirelli

La stagione 2024 ha fatto registrare un totale di 865 incidenti, il dato più basso dal 2013 (togliendo la stagione 2020) quando ci sono state 863 cadute, però su 18 gare. I dati più interessanti riguardano Moto2 e Moto3 che, nell’anno del debutto delle gomme Pirelli, hanno fatto registrare sensibili diminuzioni della media degli incidenti per weekend di gara. 

13.4 cadute di media e 268 totali per quanto riguarda la Moto2, la Moto3 viaggia a 13.1 cadute di media e 262 totali, con la MotoGP che ha visto calare leggermente il suo numero a 335 contro le 358 dell’anno precedente. 

Delle 335 cadute della Top Class, 91 sono state registrate nella Practice Session del venerdì pomeriggio, 80 in gara e 68 nella Sprint del sabato, mentre nel Q2 sono 37 gli incidenti. 

Delle 268 cadute della Moto2, 102 sono arrivate solo in gara; lo stesso dicasi della Moto3, 91 cadute in gara a fronte delle 262 totali.

Miller Corner di Phillip Island la curva più traditrice

Passando a parlare di tracciati, Jerez vince la poco gradita palma di pista con più incidenti, ben 74. Seguono Mandalika con 67 e Phillip Island con 64. Tra le piste più “sicure” troviamo a pari merito Aragon, nonostante il nuovo asfalto, e Mugello con 29 cadute mentre la vittoria di questa speciale classifica va alla pista di Lusail con appena 28 incidenti.

La pista con la curva più traditrice in assoluto è Phillip Island con la Miller Corner (il tornante di curva 4): ben 29 cadute in tutte le classi durante l’edizione di quest’anno del Gran Premio d’Australia. Seguo la nuova chicane del RedBull Ring con 19 cadute, curva 1 del Sachsenring e curva 16 di Mandalika entrambe con 15 cadute.