MotoGP, Martin campione: dalle lacrime di Valencia alla festa di Barcellona

MotoGP, Martin campione: dalle lacrime di Valencia alla festa di Barcellona© Luca Gorini

Lo spagnolo del team Prima Pramac conquista il titolo iridato nella top class un anno dopo il finale amaro del “Ricardo Tormo”

17.11.2024 ( Aggiornata il 17.11.2024 15:10 )

Dopo le amare lacrime della sconfitta di Valencia 2023, Jorge Martin ha fatto tesoro degli errori della passata stagione: meno errori e soprattutto più costanza.

Martin, la costanza paga

Jorge Martin ed il team Prima Pramac Racing sono riusciti in un’impresa senza precedenti nell’era MotoGP: Jorge è infatti il primo pilota a conquistare il titolo piloti in sella ad una moto satellite (seppur con supporto ufficiale), chiudendo definitivamente la questione su presunti complotti delle case che non permetterebbero ai team satellite di giocarsela fino in fondo contro i piloti del team ufficiale. Per Jorge Martin questo 2024 è la definitiva consacrazione come uno dei top rider della MotoGP, dopo aver sfiorato il titolo nel 2023 perdendolo solo all’ultima gara cadendo nella disperata foga della rimonta, il pilota madrileno quest’anno ha messo a frutto tutta l’esperienza accumulata nel corso della scorsa stagione non commettendo più errori e sapendosi accontentare quando è stato necessario.

Nel 2023, Jorge Martin chiuse il campionato con 428 punti, un bottino figlio soprattutto di 13 vittorie (9 delle quali nelle Sprint e solo 4 nel GP) e 9 podi (5 nelle Sprint e 4 nei GP). La passata stagione Jorge Martin è stato capace di grandi cavalcate ma è anche stato poco costante nei risultati con 13 gare (sommando Sprint e GP) fuori dal podio e quattro zero (quella del GP di Mandalika probabilmente la più grave perché avvenuta mentre era in testa alla gara il giorno successivo a quello in cui era diventato per la prima volta da inizio stagione leader del mondiale)

Quest’anno Jorge ha cambiato completamente il proprio approccio alle gare, ha più volte ammesso di aver lavorato tanto nell’inverno con uno psicologo per cercare di migliorare l’unica cosa che a Jorge era fin qui mancata per conquistare l’iride mondiale: la costanza. Il 2024 di Jorge Martin è stato un clinic di costanza di rendimento: 10 successi (7 dei quali nelle Sprint e solo 3 nel GP) ma soprattutto 22 podi – 13 in più rispetto a quelli del 2023 – dodici dei quali sono arrivati nel Gran Premio domenicale. Per Martin dunque il 2024 è stato l’anno della maturità: ha saputo gestire il vantaggio accumulato nella prima metà di campionato senza commettere errori e senza farsi prendere dalla voglia di vincere ad ogni costo.

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