MotoGP, Marquez: “Valencia? Correre solo se la cifra che il circuito da al campionato la devolviamo”

MotoGP, Marquez: “Valencia? Correre solo se la cifra che il circuito da al campionato la devolviamo”© Luca Gorini

Lo spagnolo parla della tragedia avvenuta a Valencia, commenta le dichiarazioni di Bagnaia e parla del suo venerdì

01.11.2024 ( Aggiornata il 01.11.2024 13:05 )

La tragedia che ha colpito Valencia si sente profondamente all’interno del paddock di Sepang, dove la MotoGP è impegnata nel penultimo appuntamento stagionale. E negli occhi di Marc Marquez, quando arriva a fare il media scrum, si legge lo sgomento che ha lasciato questo evento così drammatico. Tanto che dice: “Non parlerei neanche del Gran Premio. Eticamente non è corretto, neanche umano”.

Quella che ha colpito Valencia lo spagnolo la definisce una autentica “catastrofe” e per questo dice: “Parliamo chiaramente. Il campionato per andare a correre su un circuito riceve una somma in denaro, questa somma potrebbe andare a queste famiglie che oggi hanno bisogno”.

"L’unico modo per aiutare qualcuno è farlo economicamente, altrimenti non si aiuta"


Allo stesso tempo Pecco ha detto che non è disposto a correre a Valencia, anche se questo gli può costare il titolo e Marquez ha commentato: “Sono dichiarazioni forti e contundenti, perché anche se l'hai detto, se succede lo dovrai comunque fare. Io continuo a dire quello che ho già ammesso ieri: adesso è il momento di occuparsi di questa situazione che vive non solo la Comunità Valenciana, ma Spagna in generale. Parlare se si fa o no il GP o pensare di mettere qualche risorsa in un circuito, eticamente non è corretto. Per me l’unica opzione o l’unico senso che avrebbe correre il GP di Valencia, sia in 2 o 4 settimane, sarebbe aiutare queste persone. L’unico modo per aiutare qualcuno è farlo economicamente, altrimenti non si aiuta. Ora tutte le risorse vanno per loro, che per quanto possiamo aiutare, sarà comunque poco”.

Un venerdì in salita per Marquez in Malesia


Poi un commento sul venerdì malese, che ha concluso in decima posizione centrando per il rotto della cuffia il passaggio in Q2: “Si prova sempre a partire ottimista, ma siamo in Malesia. Questa pista rientra tra i circuiti, insieme al Montmelò, in cui faccio più fatica. Abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo. Lavoreremo per stare nei primi 5, un obiettivo molto ottimista è ottenere la seconda fila, più realista è stare nella terza”. Guardando infine in generale le prestazioni ha ammesso: “Ci sono tre piloti che vanno molto più degli altri: Pecco, Martin e Bastianini”.

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