Il team principal Honda ha raccontato la stagione della marca fino ad oggi, ha parlato dell’arrivo di Albesiano e del titolo ancora in palio
Honda è impegnata a lavorare duramente nel dietro le quinte per tornare a quello straordinario livello a cui è sempre stata abituata e Alberto Puig, il team principal, a tre gare dalla fine fa un bilancio di questo 2024. Per quanto i risultati non siano ancora brillanti e il gap dai primi è ancora ampio, lo spagnolo ha ammesso che in questa stagione sono stati fatti progressi.
Intervistato da As.com ha dichiarato: “Dopo l'estate abbiamo fatto un passo in avanti. Quanto grande? Piccolo, ma ce l'abbiamo fatta, e non è che non avessimo fatto nulla prima, ma abbiamo fatto questo step dopo molti tentativi ed errori da febbraio a settembre. Adesso siamo lontani da dove dovremmo essere, ovviamente. Lo si vede dai tempi, ma è vero che dopo l'estate, con alcune cose che abbiamo fatto sulla moto, abbiamo fatto un passo avanti”.
Se deve individuare l’area in cui sono stati fatti grandi miglioramenti, questa è l’aerodinamica: “La moto è un tutt’uno, ma l’aerodinamica gioca un ruolo fondamentale ed è qualcosa che prima non esisteva. Poi dobbiamo continuare a lavorare sul telaio e sul motore”. I rivali sono ancora lontani e Puig ha spiegato come si è arrivati a questa situazione così complicata: “Il Covid ci ha colpito molto, sia Honda che Yamaha, e le Case europee hanno approfittato del momento e ne hanno fatto buon uso. In Honda non hanno smesso di lavorare, ma è vero che abbiamo perso un po’ di terreno a livello tecnologico e potrebbero volerci due o tre anni, o anche quattro, per recuperarlo. Non è che migliori o torni, è che gli altri continuano a migliorare”. Ad ogni modo, darsi per vinti non è tra le opzioni: “La Honda non si arrende e nemmeno io”.
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