Con il 2° tempo lo spagnolo si è assicurato la Q2 in una giornata dove non è filato tutto liscio e ha commentato la notizia del venerdì
Solo sul finire della seconda sessione Marc Marquez ha salvato il suo venerdì sul circuito di Motegi. Per la prima volta ha interpretato la pista alla guida di una Ducati e ha incontrato varie piccole difficoltà che lo hanno rallentato. Come ha raccontato lui stesso: “È stata una giornata un po’ strana, soprattutto perché durante il turno ho cambiato la moto varie volte perché avevamo tanti piccoli problemi e non mi trovavo bene”.
Poi grazie al lavoro svolto con il team Gresini è riuscito a trovare la quadra: “Per fortuna nelle due ultime uscite abbiamo trovato qualcosa che mi ha fatto sentire molto meglio. Da quel momento sono stato più veloce”. Ovviamente il lavoro da fare è ancora considerevole: “La mia incognita riguarda ancora la gomma usata, non abbiamo fatto giri di qualità, quindi devo capire dove siamo sotto questo aspetto”. Era importante oggi svolgere un grande lavoro perché domani la giornata dovrebbe essere piovosa: “Sembra che la gomma morbida cala tanto, ma non si sa come si potrebbe comportare durante la gara. Guarderemo le informazioni dell’anno scorso, perché alla fine le gomme sono le stesse e proveremo così a scegliere quella giusta".
Per la prima volta corre qui con la Ducati, dopo aver sempre corso qui con la RC213V: “Qui con Honda il feeling era molto buono dato che ci sono curve stop and go, ma anche per la Ducati questo è uno dei punti forti. È vero che l’agilità è diversa e il giro veloce lo ottieni in un altro modo, ma tutte le Ducati sono in Q2 quindi la moto funziona molto bene”.
Lo spagnolo ha passato sei anni da pilota Honda e ha commentato la notizia dell'arrivo di Romano Albesiano a partire dal prossimo anno: “Non conosco Albesiano, ma penso si tratti di un buon cambiamento. Honda ha il budget e uno dei potenziali più alti all’interno del paddock, lo sappiamo tutti. La filosofia, soprattutto nelle competizioni, deve cambiare, bisogna adattarsi in base alla situazione e oggi la situazione di Honda richiede di tornare nelle prime posizioni il prima possibile. Per fare questo bisogna prendere ingegneri che rendano tutto più veloce e meno costoso. Loro porteranno info da altre Case. Sono contento perché sembra che Honda continua a spingere e questo è ottimo per il campionato”.
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