Il debuttante ha saputo fare meglio di altri piloti con molta più esperienza, e tra Sprint e GP ha calcato il podio ben otto volte
Nella prima gara disputata oltreoceano di quelle che ci aspettano in questo finale di stagione, Pedro Acosta ha saputo conquistare un podio davanti a Bagnaia nella gara di domenica. L’intraprendente debuttante spagnolo, dopo aver commesso alcuni errori nelle prove precedenti sulla lunga distanza, in Indonesia è riuscito a mantenere la seconda posizione dall’inizio alla fine, tornando così al parco chiuso. E lui è il pilota non Ducati che più volte ci è riuscito.
Ducati continua a dominare la scena a mani basse, piazzando quasi sempre tre Desmosedici Gp sul podio, sia della Sprint sia del GP. Sono poche le occasioni in cui questa supremazia è stata interrotta da qualche altra moto avversaria e il più delle volte si è trattato della KTM numero 31.
Il debuttante conta, infatti, otto podi, di cui quattro la domenica (Portogallo, Austin, Aragon e Indonesia) e altrettanti nella Sprint (Jerez, Catalogna, Mugello e Aragon), superando così anche il suo futuro compagno di squadra Brad Binder, che alla guida della stessa moto e al suo quinto anno di MotoGP, non è andato oltre il doppio secondo posto ottenuto in Qatar, nella Sprint e nel GP. Solo un’altra KTM è salita sul podio e si tratta del collaudatore Dani Pedrosa, terzo a Jerez nella Sprint.
Gli altri piloti non Ducati ad aver calcato il podio quest’anno sono alla guida di una Aprilia. Partiamo da colui che, ad Austin, è riuscito a strappare la vittoria alla Ducati: Maverick Vinales. Il catalano, dopo essere salito sul gradino più alto del podio nella Sprint in Portogallo, sulla pista americana, ha vinto entrambe le prove. Dopodiché ha ottenuto un terzo posto nelle Sprint in Francia e Olanda. Per un totale di 5 podi.
Ne ha conquistato uno in meno il suo compagno di squadra Aleix Espargarò, prossimo al ritiro, e finora vincitore della Sprint in Catalogna e terzo sempre il sabato in Qatar, Silverstone e Austria.
A loro si aggiunge, infine, Miguel Oliveira, che nella Sprint in Germania ha firmato un ottimo secondo posto.
Ancora nessun podio, invece, per tutti i piloti alla guida di una moto giapponese. Che hanno sì migliorato, pian piano, le proprie prestazioni, ma la strada per arrivare a chiudere nelle prime tre posizioni richiede ancora un po' di tempo.
Unico neo di questa straordinaria classifica è il fatto che a Pedro Acosta manchi la vittoria. Un dato che però tra tutti i quattordici piloti in pista che non guidano una Ducati è riuscito solo a Vinales. Al ventenne non manca la fame tipica dei campioni e sarà proprio questo l'obiettivo che proverà a centrare negli ultimi cinque Gran Premi della stagione. A partire dall'appuntamento in Giappone di questo fine settimana.
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