GP Emilia-Romagna, Bastianini: "dietro a Binder non sai mai cosa può succedere"

“Spero di poter vincere domani, so che posso farlo se faccio tutto alla perfezione” spiega il pilota Ducati Lenovo dopo il terzo posto nella Tissot Sprint

GP Emilia-Romagna, Bastianini: "dietro a Binder non sai mai cosa può succedere"
© Luca Gorini

Marco PezzoniMarco Pezzoni

21 set 2024

Terzo posto nella Sprint esattamente come in Q2 per Enea Bastianini che spera in una gara a tre domani per la vittoria visto il suo proverbiale modo di trattare le gomme. 

Un bel podio – esordisce Bastianini a Sky – all’inizio ho fatto un po’ di fatica perché mi è stato notificato subito un track limit, mi sembrava di essere uscito un’altra volta ed avevo paura che mi arrivasse il long lap penalty. Ho fatto due giri un po’ “confuso”, poi mi sono ripreso ma era troppo tardi, Bagnaia era scappato con un 30.7…ci ho provato ma in 13 giri era difficile.” 

Poi nel media scrum aggiunge: “Alla fine è stata una bella gara, recuperare un decimo o 2 quando si gira in 31 basso significa prendere quasi niente.” 

Bastianini, le prospettive per la gara lunga di domani, il desiderio di vincere e i sorpassi


Se nella Sprint non è riuscito a stare agganciato a Martin e Bagnaia, Bastianini ha sicuramente più prospettive nella gara lunga, sfruttando la sua proverbiale capacità di gestire le gomme pensando alla seconda parte di gara. “Mi piacerebbe una lotta a tre fino agli ultimi giri e con qualche piccola modifica ci posso provare, dopo bisogna vedere se anche Martin e Bagnaia non fanno un ulteriore step, è importante che rimangano lì e che io possa fare qualcosa in più. La media sarà un altro punto interrogativo, nei test mi sono trovato bene e avevo mostrato un bel ritmo mentre ieri era tornata la situazione di due settimane fa quando a sinistra non riuscivo a metterla in temperatura, però il caldo di domani potrà aiutarmi e probabilmente la soft non sembra la scelta ideale, la media due settimane fa sembra performare di più negli ultimi giri.

Poi aggiunge: “Stamattina non mi sono trovato bene con una moto diversa, ci ho messo un po’ anche a riprendere il ritmo ma già dalle qualifiche sapevo che sarei potuto rimanere più o meno in terza posizione. Ho visto alcune cose per domani e penso che con l’elettronica possiamo lavorare sulla distanza.” 

Su una possibile vittoria spiega: “Spero di poter vincere, so che posso farlo se si fanno le cose perfette. Ma al momento è impossibile perché Pecco al momento è più avanti. Martin ne ha ma l’apice lo dà sempre i primi giri ma non è da sottovalutare nessuno.”

Parlando della maggior facilità di sorpasso spiega: “Il clima più freschino sicuramente aiuta nei sorpassi, il davanti si blocca meno. Bloccando meno il davanti si sorpassa meglio.”

Bastianini su punti di forza e segreto nel conservare le gomme


Enea ha una proverbiale capacità di emergere nella seconda parte di gara arrivando sempre con una gomma un po’ più fresca degli avversari. “Solitamente il pick up della moto è quello che mi aiuta di più, sono sempre delicato nella fase di accelerazione. All’inizio perdo perché gestisco questa cosa mentre alla fine sono più competitivo, il fatto di non avere peso sul davanti è sempre stato quello che un po’ mi ha favorito negli ultimi giri. All’inizio col pieno faccio sempre fatica soprattutto a fermarmi in frenata, però con varie modifiche di set up riesco a ovviare a questa cosa. Ho sempre bisogno di avere l’anteriore scarico.” 

Sui punti di forza spiega: “L’ingresso curva è il mio punto di forza, T1 e T2 sono i miei punti forti e riesco a farli al meglio quando sono a posto, mentre il T3 e di più il T4 sono quelli critici. Perdo tantissimo in uscita dalla 14 (Carro 2), non abbiamo ancora trovato la quadra a livello di elettronica per fare la differenza.” 

Il Bastianini-pensiero sul passo gara e il sorpasso a Binder


In gara Bagnaia e Martin hanno girato sullo stesso passo, con Bastianini leggermente più lento. “Il passo secondo me cambierà di 2-3 decimi al massimo, si girerà in 31.3-31.4 ad inizio gara per arrivare ad un 31.7-31.8 verso la fine.” 

Sul sorpasso a Binder ad inizio gara dice: “L’attacco a Binder è stato “per forza di cose” nel senso che quando ci si trova davanti Binder non si sa mai cosa può succedere ed è meglio passarlo il prima possibile perché ci vogliono sempre 5-6 giri per passarlo.”

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