La nuova sfida di Marquez in Ducati: vincere dove Rossi ha fallito

Come Achille ed Ettore, la sfida tra Vale e Marc va oltre il tempo. Per lo spagnolo vincere in rosso può essere l'ennesima sfida da vincere, anche in relazione al rivale più importante 

05.06.2024 17:32

Prima di cominciare occorre fare una dovuta premessa. Sappiamo che la Desmosedici sulla quale salirà Marc Marquez nel novembre di quest’anno è diametralmente opposta a quella che Valentino Rossi portò in pista tra il 2011 ed il 2012, del resto vi è nel mezzo oltre una decade di sviluppo e lavoro, ma il concetto resta il medesimo. Ossia che Marquez potrebbe, dal prossimo anno, riuscire dove Rossi ha fallito, ossia vincere con la Ducati.
 
Dell’avventura di Rossi in Ducati è stato detto e scritto tanto: Valentino, in fuga da una Yamaha che aveva metaforicamente messo la fascia di capitano al braccio di Jorge Lorenzo, ha cercato in sella alla rossa l’ennesimo miracolo, sulla scia di quanto ottenuto proprio a Iwata, ma il progetto si rivelò infruttuoso sia per la casa – che investì ingenti somme – che per il pilota, costretto nel 2013 a tornare sui suoi passi e dunque in Yamaha, riprendendo subito a brillare.

Marquez e quel nono - e decimo - titolo da inseguire

Ben 12 anni – 13 se pensiamo al 2025 – dopo il team ufficiale di Borgo Panigale ha messo nero su bianco l’accordo con il successore di Valentino, sia in termini di talento che di carisma, il quale muore dalla voglia di scrivere nuove pagine di storia. Nella testa di Marc vi saranno tanti pensieri più urgenti e presenti, ma la sfida a distanza con Valentino resta un qualcosa che lo spagnolo non ha mai dimenticato.
 
Un duello che va oltre il tempo, oltre il passare delle stagioni, che alimenta ulteriormente la motivazione già alta di Marc. Quest’ultimo punta ovviamente al nono titolo, e questo arriverà in breve il mirino passerà poi sul decimo. Per scavalcare Valentino nell’olimpo dei più grandi, oltretutto insieme all’unica casa dove Rossi non ha lasciato ricordi sfavillanti. Un possibile smacco da epopea greca, dove Valentino e Marc potrebbero tranquillamente vestire i panni di Ettore ed Achille. Chi sia uno e chi sia l’altro lo lasciamo decretare a voi.
 
Resta il fatto che tutto questo getta ulteriore pepe sull’arrivo di Marc in rosso, considerata anche la presenza nel box del pupillo più splendente di Valentino, ossia Pecco Bagnaia. A tal proposito vi è una differenza sostanziale tra le avventure di Rossi e Marquez in Ducati, o per meglio dire un’altra: Valentino arrivò in rosso e subito assunse i gradi di leader del progetto, mentre Marc sbarca in Ducati perlomeno come secondo violino, specie se Pecco dovesse mettere a segno la tripletta mondiale. Tutti elementi da tenere in considerazione, per un capitolo della storia motociclistica che rischia di essere da brividi.

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