GP Spagna, Bagnaia: “A Binder si è chiusa la vena"

GP Spagna, Bagnaia: “A Binder si è chiusa la vena"© Luca Gorini

“Sono finito per terra in due gare su sette per un contatto, la ruota girerà anche per noi” dice il campione in carica dopo lo zero nella Sprint spagnola

27.04.2024 ( Aggiornata il 27.04.2024 19:06 )

La Sprint di Jerez di Pecco Bagnaia dura appena due giri, cortesia di una caduta causata da un ingresso un po’ troppo brusco di Binder poi nemmeno sanzionato dai commissari. Per Bagnaia è il secondo zero dopo quello di Portimao in sette gare di questo inizio di campionato, urge inversione di tendenza già domani nella gara lunga. 

Su sette gare – esordisce Bagnaia in due sono finito a terra per un contatto, sicuramente non il miglior inizio di stagione. Sono sempre dell’idea che la ruota gira per tutti e girerà anche per noi. La decisione di non penalizzare Binder è della Direzione Gara, secondo me però un pilota non può passarne due sul cordolo. Lo spazio non c’era, ed è finita come è finita. Nei primi giri ci sono stati almeno quattro contatti prima del mio, la strategia era un po’ oltre il limite.” 

Bagnaia su Binder e le Sprint Race


L’origine del contatto che lo ha tolto dalla gara all’inizio del terzo giro nasce dalla manovra di Binder su Marquez nella curva 13 dell’ultimo giro, nella quale il sudafricano lo porta largo perdendo delle posizioni. “A Binder si è chiusa la vena – dice Bagnaia a Sky – quando Marquez lo ha passato alla 9 portandolo un po’ largo, l’ultima curva Brad si è buttato dentro oltre il limite rischiando di cadere insieme a Marc. Non contento, alla 1 ha deciso di girare tutto sul cordolo per passarne 2, sono finito in mezzo io al problema.”

Sulla Sprint Race nel media scrum dice: “Siamo tornati su una pista dove l’anno scorso sono state esposte due bandiere rosse, sono le piste che portano ad avere più contatti.” A Sky, poi, rincara la dose: “La Sprint Race porta i piloti ad essere fuori di testa in certe situazioni, cambiano direzione senza un senso, a volte queste cose vanno a favore per superare gli altri, altre meno perché ci si trova ad essere in mezzo ai problemi e succedono queste cose. Facendo la stessa strategia di gara di una gara lunga si può correre una Sprint senza fare certe cose.” 

La gara secondo Bagnaia


Al netto dei soli due giri compiuti, Pecco ha avuto modo di analizzare quanto stava succedendo davanti a lui, conscio del fatto che poteva giocarsela per podio e probabilmente anche la vittoria. “Ero quinto, più veloce dei piloti davanti a me. Stavo cercando di capire quando poter attaccare ma non ho avuto tempo. In certe situazioni si fa fatica anche ad attaccare perché i piloti fanno linee strane. I sorpassi nella Sprint non si calcolano, ci si butta dentro e se si tocca un altro pilota al massimo si va larghi, queste è la strategia ed è difficile da gestire. Ero quinto in gara, attaccato al gruppo e con la possibilità di lottare per vincere.” 

Poi aggiunge: “Il sorpasso di Binder a Marquez all’ultima curva non aveva senso, ha perso tre posizioni. Martin si era messo davanti ma il passo che stavano tenendo era lento. Stando dietro agli altri ho notato che il ritmo era lento ed era facile seguirli in quel momento però le condizioni cambiano sempre e quello che è successo oggi non dovrebbe succedere domani, le chiazze di bagnato non dovrebbero esserci. Il feeling era buono e riuscivo a fare quello che volevo fare.” 

La strategia per la gara lunga secondo Bagnaia


La parte positiva del weekend di gara è che c’è anche la gara lunga per rimettere in sesto un weekend. Lo sa bene Bagnaia che ha “disperato” bisogno di un buon risultato domani per non perdere ulteriore terreno da Martin in classifica. “Domani bisogna partire meglio, provare a passarne altri, togliersi subito dalla lotta “animalesca” che si forma nelle prime battute e provare a fare il proprio ritmo che è abbastanza buono per provare a vincere.”

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi