Quartararo: "Weekend come test? No, ma se qualcosa va storto non ho nulla da perdere"

Quartararo: "Weekend come test? No, ma se qualcosa va storto non ho nulla da perdere"© Luca Gorini

Fabio spiega: "In 3 anni non abbiamo mai rivoluzionato la moto, ora invece sì ed è una buona idea. Team satellite? Importante, ma deve essere una estensione di quella ufficiale"

25.04.2024 ( Aggiornata il 25.04.2024 13:50 )

Una nuova sfida attende Fabio Quartararo. Ogni Gran Premio del resto è ad oggi una sfida tutta da scoprire per il francese, alle prese con una Yamaha ancora lontana dalle posizioni di vertice, e dunque in cerca del passo avanti per tornare grande. In tale situazione il pensiero di Fabio si divide in due, tra la voglia di emergere nel weekend e quella di provare nuove parti nei test di lunedì e non solo.
 
“Per lunedì abbiamo tanto cose da provare – apre Fabio - tanto che forse non ci basterà il tempo, ma sarà importante non tergiversare, magari cercando di iniziare a sperimentare qualcosa già nel weekend di gara. Non voglio dire che userò il weekend di gara come un test perché suona strano, ma è anche vero che non ho nulla da perdere se qualcosa va storto. Andare direttamente in Q2 sarebbe fondamentale, e mi concentrerò su quello in primis”.
 
Il francese prosegue nel suo racconto, confermando come insieme al suo team abbia preso una strada decisamente diversa dal passato.
 
“Negli ultimi 3 anni non abbiamo mai rivoluzionato l’assetto, cosa che invece abbiamo fatto ad Austin. Credo sia un’ottima idea, dato che ci permetterà nel giro di qualche gara di capire meglio i nostri punti deboli. Oltre ai test di lunedì ne svolgeremo altri dopo Le Mans, quindi sarà un mese impegnativo”.

Quartararo ed il team satellite Yamaha

Nelle prossime settimane si potrebbe anche prefigurare l’accordo tra Yamaha ed una struttura satellite, che secondo Quartararo potrebbe risultare cruciale.
 
“E’ molto importante, soprattutto se si pensa a quanti giri si possono compiere in inverno: se paragoniamo i nostri e quelli di Ducati è molto diverso. Con più piloti si possono provare più cose ed avere i commenti di un maggior numero di piloti. Secondo me non dovrebbe essere un team satellite quanto piuttosto una estensione del team ufficiale, con moto e supporto ufficiali. Il tuo compagno di marca o di squadra è il primo rivale, ma è anche fonte di motivazione ed informazioni”.
 
Ad ogni modo c’è prima un weekend da disputare, in un tracciato che spesso in passato ha regalato gioie al francese.
 
“Se penso all’anno scorso non so se è una buona pista per me (sorride ndr), ma se penso alle stagioni precedenti direi che è una pista che mi piace, ma ora la cosa più importante è che dalle prime tre gare abbiamo raccolto dati molto importanti da analizzare". 

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