MotoGP e WEC, Valentino Rossi: "Voglio essere un pilota totale"

MotoGP e WEC, Valentino Rossi: "Voglio essere un pilota totale"© FIA WEC

Alla vigilia della 6 Ore di Imola, il Dottore ha parlato del suo passaggio dalle due alle quattro ruote: "Vincere regala le stesse sensazioni"

19.04.2024 16:07

Dopo il buon debutto in Qatar, dove ha sfiorato il podio e colto il quarto posto di classe, Valentino Rossi è atteso nel weekend dalla 6 Ore di Imola, secondo impegno stagionale del WEC. La leggenda della MotoGP sta affrontando l’impegno automobilistico con la meticolosità che ha contraddistinto tutta la sua carriera e l’obiettivo è migliorare costantemente, e centrare un buon risultato davanti al pubblico di casa sarebbe un buon modo per bagnare la sua prima stagione nel Mondiale Endurance.

"Correre in Italia non è mai facile per me perché devo gestire la pressione e tutti i tifosi che mi circondano – le parole del Dottore ai canali ufficiali del FIA WEC – Imola è una pista che mi piace, sarà una grande sfida”.

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Il nove volte titolato nel Motomondiale ha poi parlato della sua seconda parte di carriera, iniziata a fine 2021 dopo il ritiro dalla classe regina. Ho sempre sognato di correre tra le auto, e nel corso della mia carriera ho cercato di capire in quale contesto farlo – ha ricordato Valentino – ho provato i rally, ma poi ho capito che il posto giusto erano le GT3. Sono vetture veloci, con tempi sul giro simili alla MotoGP, divertenti da guidare. All’inizio della nuova avventura ho parlato con più Case, ma il WRT è stato il team che mi ha convinto maggiormente. Quando il capo Vincent Vosse mi ha detto che sarei diventato un pilota ufficiale BMW, ero davvero felice: esserlo è uno stimolo per crescere”.

Rossi ha poi messo a paragone due e quattro ruote.In MotoGP sei da solo, mentre nell’endurance lavori di squadra, condividi l’auto con altri piloti, ti confronti molto con loro. Inoltre, in top class lotti nelle prime curve e poi spingi al massimo fino alla fine; invece nell’endurance c’è da gestire strategie, gomme e tanti altri fattori. Sotto altri punti di vista sono discipline molto simili, e i miei punti di forza in moto sono gli stessi che riesco a sfruttare in auto. L’anno scorso ho vinto una gara a Misano, e la sensazione avvertita all’ultimo giro era la stessa che sentivo quando vincevo in MotoGP”.

Il Dottore ha compiuto 45 anni, ma non ne vuole sapere di appendere il casco al chiodo. Era tempo di smettere con le moto, ma senza gareggiare mi annoierei. Mi piace essere un pilota totale ed essere in grado di guidare qualsiasi mezzo. La mia ambizione è questa – ancora Rossi – negli anni ho partecipato al Rally di Monza e a diverse gare con le GT3 perseguendo questa finalità. Purtroppo adesso sono vecchio (ride, ndr), ma miglioro anno dopo anno. Il mio obiettivo è diventare veloce con i piloti PRO della categoria”.

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