MotoGP, la parola a Michelin: "Non si parla più della pressione gomme"

MotoGP, la parola a Michelin: "Non si parla più della pressione gomme"

Piero Taramasso, Responsabile in MotoGP: "Tecnici e piloti hanno capito come evitare eventuali penalizzazioni, divertendosi. Acosta? Potrebbe vincere a Jerez"

16.04.2024 ( Aggiornata il 16.04.2024 09:50 )

Piero Taramasso esibiva un sorriso a 32 denti, contento del rendimento garantito dalle gomme Michelin nella MotoGP di Austin, emozionato dalla dose di show ammirato nella gara domenicale. Il Responsabile della Casa francese stila un sunto del weekend americano, partendo prorprio dal Gran Premio: "La corsa domenicale è stata fantastica, divertentissima. Nonostante ad Austin si veda raramente superare, abbiamo contato tantissimi sorpassi e manovre non comuni. Lo spettacolo ha funzionato, come hanno funzionato le nostre gomme nel toto della contesa. La media rappresentava la scelta giusta, per un ottimo stato di usura sulla spalla sinistra, con stabilità e tenuta molto buone. Maverick Vinales e Pedro Acosta ne hanno tratto vantaggio, vincendo e arrivando secondo".

Leggi anche:Bagnaia ed un altro inzio di campionato difficile, ma l'esperienza aiuta

CoTA beffardo, ma "aucun problème" per la Michelin

Taramasso espone una breve analisi del terzo appuntamento d'annata: "Questa è una pista strana, caratterizzata da fondo sconnesso, differenza di grip tra asfalto vecchio e nuovo, più levigature dove si è formata una frangia sensibile alle gomme. Affrontare il CoTA non è semplice, ma le soluzioni portate hanno funzionato bene".

Torniamo alla Sprint: come è andata?

"Ogni pilota ha scelto anteriore media e posteriore soft e, con vento e condizioni poco ottimali, i commenti ricevuti sono stati diversi. Nessuna lamentela per l'opzione montata davanti, mentre per il pneumatico usato dietro, a qualcuno è piaciuto di più, ad altri meno. Malgrado l'assenza di uniformità dei commenti, la Sprint si è rivelata più veloce di 7 secondi rispetto al 2023. Il ritmo era elevatissimo, senza dimenticare il record ridefintio in qualifca".

Passiamo alla gara domenicale. Sei soddisfatto?

"Temperature di aria ed asfalto alte, perciò si temeva che i valori delle pressioni sarebbero saliti alle stelle. Invece, durante il Gran Premio, il vento del sabato era meno fastidioso, la pista era più gommata, abbiamo registrato commenti omogenei da parte dei piloti. Tempi sul giro velocissimi, basti pensare che Maverick Vinales abbia siglato il miglior riferimento peronale al quattordicesimo passaggio, e al diciannovesimo ha fatto un crono veramente notevole

Cosa hai annotato di particolare?

"Ben 14 piloti hanno usato la soft al posteriore, 8 la media. Anteriore media senza particolare problemi e, come dicevo, sfruttando i dati accumulati nella Sprint, i tecnici hanno potuto affinare gli assetti delle moto. La media rappresentava la scelta giusta, per un ottimo stato di usura sulla spalla sinistra, con stabilità e tenuta molto buone. Maverick Vinales e Pedro Acosta ne hanno tratto vantaggio, vincendo e arrivando secondo".

Leggi anche: Vinales fa la Storia con Aprilia: "Il mio risultato migliore"

Noia pressione gomme, quella sconosciuta

Avete sentito lamentele o appunti su pressione gomme non aderente al regolamento e relative penalizzazioni? Noi noi, Taramasso neppure: "No. In effetti, della questione relativa alla pressione della gomma anteriore non se ne è parlato in Texas, nemmeno a Lusail e Portimao. I team hanno trovato accorgimenti tecnici per migliorare questo aspetto. Come si sa, abbiamo abbassato il valore minimo da rispettare, ma i valori raccolti sono gli stessi dello scorso anno. E non perché abbiamo abbassato la soglia di tolleranza".

Si cammina più sereni, nel paddock.

"Eh bè (ride) i piloti sono tranquilli, si divertono di più, hanno capito come gestire l'eventuale problema: quando lo pneumatico si surriscalda, escono dalla scia e, se occorre, frenano con meno violenza. Della pressione anteriore non se ne parla più. Io controllo i grafici di tutte le moto, notando che ognuno di loro rientri nella media prevista, tra 1.8 e 2 bar."

Cosa prevedi per i prossimi Gran Premi? Si dice che "il vero campionato" comincerà da Jerez.

"A me sembra iniziato dal Qatar (ride nuovamente). Già nei test prestagionali ho intravisto numerosi piloti in grado di battersi per il podio; ce ne sono almeno 10 super motivati che credono in loro stessi e nella moto che guidano. La riprova è spiegata dagli ordini di arrivo: in diversi possono aspirare a vincere, e tante marche".

Ducati sta attraversando un momento di difficoltà?

"No, Austin è un episodio. La Desmosedici è sempre competitiva. Semmai, era l'Aprilia ancora più competitiva. E mettiamoci la KTM, guardate Pedro Acosta. Penso che lo spagnolo potrebbe vincere a Jerez, è fortissimo e mica si tira indietro, anzi".

Insomma, la MotoGP 2024 ti piace.

"E' veramente uno spettacolo, in cui Marc Marquez è finalmente tornato al top, Enea Bastianini anche, senza dimenticare Pecco Bagnaia e Jorge Martin. Sarà un campionato combatutto sino alla fine e, ne sono certo, arriveranno anche Honda e Yamaha. Il gap c'è, ma so che fanno parecchi test, dovendo loro fornire le gomme (ride). Honda e Yamaha provano cose inedite, diverse, per step migliorativi che giungeranno durante la stagione. Sono sicuro che RC123 e M1 cresceranno. recupearando presto terreno".

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi