“Abbiamo la possibilità di fare delle comparazioni per sistemare la moto” spiega il pilota Honda dopo l’ultima posizione nella Sprint texana
Sorriso amaro di Luca Marini pensando al 2023, in cui chiuse al secondo posto dietro a Rins, entrambi su selle diverse, e che oggi si sono ritrovati in penultima ed ultima posizione nella Sprint.
Nonostante un avvio di stagione decisamente problematico, Luca Marini non perde il buonumore e la speranza in un futuro migliore con la Honda. Di “salvabile” dalla gara Sprint c’è che Yamaha ed Honda sono meno distanti tra di loro, ma sempre a fondo griglia. “Una gara difficile – esordisce Marini – la cosa interessante è che qui l’anno scorso la moto ha vinto e quindi abbiamo tantissime cose da comparare per cercare di capire come sviluppare la moto nei prossimi mesi e risolvere questa situazione. In altre piste la Honda aveva faticato nel 2023 ma qui è stata molto performante, con Rins che addirittura ha vinto. Ho rifatto la stessa gara dietro a Rins, ma l'anno passato eravamo primo e secondo mentre oggi sedicesimo e diciassettesimo.”
Poi aggiunge: “Faremo un test da un’altra parte, non si può fare un test 15 giorni prima della gara sulla stessa pista. Andremo a Barcellona credo, ne parliamo lunedì dopo il weekend.”
Luca è l’unica Honda superstite in gara, con Mir e Zarco caduti e Nakagami fuori subito per problemi tecnici. “La situazione è questa: siamo impiccati. Anche quando si è davanti si è sempre impiccati e si porta a casa quello che viene. L’unica cosa importante era raccogliere informazioni, qui è interessante perché abbiamo i dati del 2023 che ci potranno aiutare a capire tante cose. Questo è quello che dobbiamo fare, lavorare bene, stare uniti e cercare di divertirci in quello che facciamo.”
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