MotoGP-Liberty Media, Ezpeleta: “Ora siamo uno degli sport più importanti al mondo”

MotoGP-Liberty Media, Ezpeleta: “Ora siamo uno degli sport più importanti al mondo”© Luca Gorini

Ad Austin si è tenuta la conferenza stampa a cui hanno partecipato i vertici di Dorna spiegando cosa cambierà nel futuro della massima serie a due ruote

11.04.2024 ( Aggiornata il 11.04.2024 20:27 )

L’annuncio dell’acquisto da parte di Liberty Media dell’84% di Dorna ha aperto a nuovi scenari per la MotoGP. È Carmelo Ezpeleta a spiegare che nell’immediato non cambierà nulla ma che a partire dal 2027 oltre al regolamento tecnico potrebbe anche cambiare il calendario che andrà a cercare nuovi mercati fuori dall’Europa.

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MotoGP, uno sport globale

Ad aprire la conferenza è stato ovviamente Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna e che anche dopo l’acquisto da parte di Liberty Media manterrà comunque parte delle quote e il suo ruolo: “È importante ribadire che continueremo con l’assetto attuale fino a che non completeremo accordo, probabilmente entro l’anno”. Ha esordito il manager spagnolo: “L’accordo riguarda tutte risorse di Dorna quindi anche SBK e vari campionati, al momento non cambia nulla. Questa operazione è il risultato di quello fatto finora. Nel 1992, quando Dorna acquistò i diritti del motomondiale, il livello era diverso, ora siamo uno degli sport più importanti al mondo”.

Tra i timori principali degli appassionati c’è uno snaturamento del campionato con un aumento delle gare come già accaduto in F1: “Bello che un’azienda come liberty abbia voluto la MotoGP, è un qualcosa che riguarda tutti noi. Fino al 2026 il calendario sarà simile a quello attuale, non possiamo fare più di 22 gare, se ci apriremo ad altri mercato come serve diminuiranno gare in Europa”.

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I nostri appassionati sono importanti

La parola è poi passata a Carlos Ezpeleta, Direttore Sportivo di Dorna, anche lui ha iniziato ricordando come quella annunciato il primo di aprile sia solo l’avvio della pratica di acquisizione: “Il primo aspetto è che questo accordo non sarà finalizzato prima di fine anno”. Il figlio di Carmelo, da ormai oltre un decennio nel board di Dorna, ha poi tranquillizzato i tifosi: “I fan possono essere ottimisti, Liberty non pensa che questo sport necessiti di importanti modifiche e noi siamo d’accordo, ci sono processi evolutivi che sono già stati avviati, come il cambio di format. Stiamo cercando di aumentare visibilità della MotoGP senza scontentare gli appassionati più tradizionali, non penso ci saranno cambiamenti enormi”.

A pochi anni dal cambio regolamentare più importante degli ultimi due lustri, il passaggio sotto Liberty Media non coinvolgerà le scelte tecniche o sportive: “L’accordo non cambia nessuna delle procedure per ingresso di case e team, è bello che molti vogliano entrare e ve ne saranno di più in futuro. Abbiamo un numero fisso di team e piloti al momento e per ora non cambierà, non cambierà modo in cui sono gestiti i campionati, lavoriamo su regolamento 2027 che sarà un aspetto importante sul piano sportivo. Negli ultimi tre decenni siamo passati da sistema dinamico con team che cambiavano alla griglia attuale di alto livello, accogliendo quest’anno anche team importanti come Trackhouse”.

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Nessun grande cambiamento

Infine è toccato all’ultimo arrivato nella dirigenza Dorna, Dan Rossomondo, Direttore Commerciale di Dorna: “Sono certo che liberty potrà aggiungere molto, l’aspetto importante è quanto loro pensano che questo sport possa entusiasmare”. Rossomondo è arrivato in Dorna esattamente un anno fa, anticipando “l’americanizzazione” che vedrà la MotoGP sempre più a stelle e strisce nei prossimi anni: “Vedono lo stesso potenziale che ho visto io quando sono entrato. Credo che sia importanti ribadire che siamo convinti di quanto sia speciale questo sport, molti fan non vogliono grandi cambiamenti ma vogliono condividere passione con tante altre persone, erano già state fatto cose anche prima che arrivassi io, affinché questo sport andasse oltre il motorsport e diventasse qualcosa di culturale”.

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