Circuit of the Americas: l’analisi delle criticità per la MotoGP

Circuit of the Americas: l’analisi delle criticità per la MotoGP© Luca Gorini

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul tracciato di Austin, dove nel fine settimana si svolgerà il terzo appuntamento del Motomondiale

11.04.2024 ( Aggiornata il 11.04.2024 19:29 )

Smaltita la prima scornata vera in MotoGP tra Bagnaia e Marquez nella Main Race di Portimao con entrambi a zero punti e Pecco costretto ad inseguire Martin in classifica, la MotoGP fa tappa nella seconda casa di Marquez ovvero il CoTA di Austin per il terzo appuntamento di una stagione che fino a qui ha regalato diverse scintille grazie soprattutto al debutto tutt’altro che soft di Pedro Acosta che dal canto suo si è portato a casa il primo podio di carriera dopo essersi ingarellato con Marquez sia a Lusail che a Portimao. 

Inserito in calendario ormai nel lontano 2013 (quell’anno il Motomondiale corse addirittura tre volte in America, dopo Austin anche Laguna Seca ed Indianapolis) fino al 2015 è stato la seconda gara stagionale mentre dal 2016 è slittato al terzo posto, scalzato dalla new entry Argentina. 

Storia, caratteristiche ed incidenti avvenuti al COTA di Austin


Con Laguna Seca utilizzata solo dalla MotoGP e con problemi finanziari per tirare avanti con il Motomondiale, ed anche Indianapolis in difficoltà ad ospitare gare nonostante sulla pista corressero tutte e tre le categorie, viene in loro soccorso il COTA di Austin, costruito per ospitare esclusivamente gare di Formula 1 ma aperto anche al Motomondiale. 

La costruzione del COTA, progettato dallo studio HKS e con la supervisione di Hermann Tilke, vive dei momenti critici. A novembre 2011 vengono sospesi i lavori di costruzione del circuito per una diatriba tra i costruttori dell’impianto e gli organizzatori della gara in merito alla cessione dei contratti di costruzione. Il tracciato viene ufficialmente inaugurato il 25 settembre 2012 e diventa sede del Gran Premio delle Americhe del Motomondiale l’anno successivo.

Il tracciato è lungo 5,513 km, presenta 20 curve, 11 a sinistra e 9 a destra, una sede stradale larga 15 metri ed un rettilineo lungo 1200 metri. La caratteristica principale è la salita di 41 metri verso curva 1 per poi scendere in picchiata verso la sequenza di curve 3-4-5-6-7-8-9 che ricordano la sequenza Maggots-Beckets-Chapel di Silverstone e le S di Suzuka. A livello di layout è uno dei più completi del calendario.

Incidenti

Nei 10 anni di vita del COTA di Austin, l’unico incidente degno di nota è quello multiplo nella gara di Moto3 del 2021 innescato dal turco Deniz Oncu dopo aver superato Alcoba ed avergli tagliato la strada. Nell’incidente sono rimasti coinvolti anche Acosta, volato ad almeno due metri di distanza, e Migno. Per aver causato l’incidente, Deniz Oncu si è preso un ban di due gare, quelle di Emilia Romagna ed Algarve.

I tratti caratteristici del Circuito del GP delle Americhe


I punti di frenata più difficili del tracciato texano sono: curva 1, il tornantino con il punto di corda posto in cima ad una collina. Dal rettilineo di partenza i piloti percorrono una salita dell’11% prima di affrontare la frenata, che è sempre un imbuto, per poi immettersi in curva 2. L’altro punto di frenata difficile è il tornantino di curva 11: al tornantino si frena forte dopo un leggero allungo in uscita dalla cieca curva 10. Il terzo punto critico è la staccata di curva 12 alla fine del lungo rettilineo: non una staccata semplice in quanto si arriva lanciati dal rettilineo da 1,2 km ad oltre 300 km/h. Last but not least, non è un punto critico di frenata ma è un punto critico del tracciato il complesso delle curve 3-4-5-6-7-8-9 che vanno affrontate armoniosamente per non compromettere la seconda parte del complesso e quindi la velocità in uscita.

I punti di sorpasso invece sono: staccata di curva 1, staccata di curva 11 prima del rettilineo, staccata di curva 12 in fondo al rettilineo, staccata di curva 15 che ha la caratteristica di avere doppio punto di corda (come il Tramonto di Misano), e come ultima chance le due curve finali 19 e 20. 

Statistiche e Record del Gran Premio delle Americhe


La prima edizione del Gran Premio delle Americhe risale al 2013 a far compagnia a Laguna Seca ed Indianapolis e ha visto la vittoria, prima in MotoGP, di Marc Marquez davanti al compagno di squadra Pedrosa, Terol in Moto2 ed Alex Rins in Moto3 mentre l’ultima, quella dello scorso anno, ha visto la vittoria di Rins in MotoGP, Acosta in Moto2 e Ortolà in Moto3

Per quanto riguarda la MotoGP, Pole 2023 e All Time Lap Record sono di Pecco Bagnaia del 2023 in 2’01”892 mentre il nuovo giro record in gara è di Alex Rins sempre del 2023 in 2’03”126.

Per quanto riguarda la Moto2, la Pole 2023 è di Celestino Vietti in 2’09”432 mentre il giro veloce in gara è di Jeremy Alcoba in 2’09”465. Il giro più veloce di sempre è di Aron Canet del 2022 in 2’09”312 mentre l’All time record, è di Cameron Beaubier in 2’08”751.

Per quanto riguarda la Moto3, la Pole 2023 è di Jaume Masia in 2’16”250 mentre il giro veloce della gara è di Ivan Ortolà in 2’16”356. Di Aron Canet sono il giro più veloce di sempre del 2017 in 2’15”583 e l’All time record in 2’14”644.

Orari MotoGP Austin

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi