MotoGP, Bastianini potrebbe "rifare l'americano" nel GP di Austin

MotoGP, Bastianini potrebbe "rifare l'americano" nel GP di Austin© Gorini

Enea ha vinto al CoTA nel 2022, arriva dal podio di Portimao e intende mantenere il posto in Ducati: occhio al numero 23 sulla ruota del Texas

08.04.2024 ( Aggiornata il 08.04.2024 11:56 )

Lasciamo sfera di cristallo alla Maga Circe e previsioni della settimana a Paolo Fox, limitandoci ad analizzare chi potrebbe fare bene nel Gran Premio Americhe MotoGP di Austin. Si potrebbe tranquillamente pronosticare un Marc Marquez protagonista, lo sarà, ma qui si parla di vittoria: perché, il numero 93 non potrebbe farcela? Certo, ma noi vediamo bene pure Enea Bastianini.

Bastianini ad Austin 2022: la previsione di Carlo Pernat

Griglia di parenza edizione 2022, CoTA (abbastanza) gremito di pubblico, inno americano, bandierone a stelle e strisce e... la frase: "Ehi, Motosprint, occhio ad Enea! Sul passo gara ne ha più degli altri, vuoi vedere che vince per la seconda volta quest'anno?"

Era Carlo Pernat, manager del pilota romagnolo e occhio attento a ogni dettaglio. Il suo punto di vista fu lungimirante, infatti, con la Ducati Gresini "La Bestia" fece sua la contesa domenicale, paio con la prima imposizione firmata a Lusail. Immaginate la soddisfazione del navigato genovese: "Te l'avevo detto, belin! Te l'avevo detto!"

Benissimo, ora eccoci al presente. Dare la Ducati Lenovo marcata 23 in cima alle classifiche di Sprint e Gran Premio è plausibile, perché il diretto interessato è in forma, giunge dal secondo gradino calcato a Portimao e, per giunta, intende mantenere la sella Factory Rossa. L'ultima delle voci elencate costituisce il quid in più per lui.

Bagnaia Vs Marquez: polemiche finite?

Stabilire chi abbia torto o ragione nel contatto condiviso tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez è come - metaforicamente - sbilanciarsi in un litigio tra moglie e marito, sebbene il campione in carica e l'otto volte iridato abbiano tutto fuorché intenzione di convolare a nozze.

Casomai, di separare i pensieri: il cosiddetto "incidente di gara" (parentesi: i restanti incidenti non sarebbero "di gara"?) è finita con uno zero a zero e centinaia di polemiche, dalle quali ognuna della parti è irremovibile sulla propria opinione. Ci sta, fa parte delle corse.

E ad Austin li ritroveremo in bagarre, di questo ne siamo certi. Il numero 1 parte per riprendersi la laderaship smarrita, dal catalano ci si attende quanto premesse nel cappello del servizio: nella sola classe regina sue sono 7 affermazioni, record! Notare: nel 2021 fu l'ultima volta per l'oggi trentunenne, volete vedere che...

Martin, Acosta, Aprilia, KTM, Quartararo e Rins

H2 impegnativo. Jorge Martin è il capoclassica, cocciuto, forte, veloce e, rimanendo in ambito Ducati, pensiero fisso: "Mi date la Desmosedici ufficiale, sì, ma nel team Factory, altrimenti me ne vado". Come biasimarlo? Nel frattempo, obiettivo di strappo per lo spagnolo, cosa fattibile.

Pedro Acosta, podio nell'Algarve, getta scompiglio. Per il rookie la situazione è questa: magari non pensa al mondiale, ma ci pensa, magari si fa gli affari suoi, però si interpone volentieri in mezzi agli affari altrui. La tipica mina vagante che piace.

Aprilia ottima con Maverick Vinales nella Sprint portoghese, manca la lunga distanza. KTM RC16 Red Bull attese, in particolar modo Jack Miller, chiamato alla risposta affermativa. Fabio Quartararo giura fedeltà a Yamaha, assicurandosi un bel gruzzolo, Alex Rins, ora su M1, ripeterà quanto fatto con LCR e Honda l'anno scorso? Su due piedi, la vediamo dura. 

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi