Una MotoGP sempre più Super Bowl: cosa cambierà con Liberty Media

Una MotoGP sempre più Super Bowl: cosa cambierà con Liberty Media© Luca Gorini

L'arrivo del colosso americano che ha stravolto la F1 porterà novità anche tra le due ruote: più show, più intrattenimento

04.04.2024 15:47

Novità all'orizzonte per MotoGP e SBK, con l’arrivo di Liberty Media ad acquisire Dorna. Un accordo dal valore gigantesco, circa 4,2 miliardi di euro, un’operazione che verrà completata entro la fine del 2024 e che non andrà a mutare il ruolo di Carmelo Ezpeleta, che rimarrà il CEO di Dorna.

Come cambieranno la MotoGP e tutte le altre serie in mano a Don Carmelo? Servirà del tempo per dare una risposta: si potranno vedere dei cambiamenti più nel medio-lungo termine che nel breve, e come già accaduto in Formula 1 non tutte le novità faranno piacere allo zoccolo duro degli appassionati, ma evolversi (seppur con oculatezza) è necessario per poter andare avanti.

Dalla F1 alla MotoGP: arriva Liberty Media


"Siamo entusiasti di espandere il nostro portfolio con l’acquisizione di MotoGP – le parole di Greg Maffei, CEO Liberty Media – stiamo parlando di un campionato globale con una fan base entusiasta, gare accattivanti e un profilo finanziario in grado di generare enormi di flussi di cassa. Carmelo e il suo team hanno costruito un grande spettacolo sportivo che possiamo espandere a un pubblico globale più ampio. Questo business presenta vantaggi significativi. Vogliamo far crescere la MotoGP per i fan, i team, i partner commerciali e i nostri azionisti". In buona sostanza: per gli americani la classe regina è un diamante grezzo che va fatto ulteriormente crescere ed espandere, come fatto nel 2016 dopo aver acquisito la Formula 1.

Da allora i Gran Premi della massima serie automobilistica non sono più semplici Gran Premi, ma sono diventati autentici show in stile Super Bowl: cerimonie prima e dopo le gare, calendario sempre più ricco con l’inserimento di piste a stelle e strisce (Las Vegas, Miami) e altri spettacolari circuiti cittadini come Jeddah, l’arrivo di Netflix con la serie ‘Drive to Survive’ che ha avvicinato i ragazzi allo sport. Con l’avvento di Liberty Media, è plausibile quindi aspettarsi sempre più spettacolo (show musicali a contorno dell’evento principale, presenza ancor più massiccia di nuovi testimonial come Jannik Sinner mischiati a vip e influencer) e una diversa localizzazione dei GP.

Allo stato attuale 12 dei 21 weekend del Motomondiale si svolgono in Europa (ben 4 in Spagna, a casa di Dorna) e l’unico appuntamento della MotoGP negli USA è ad Austin: dopo che Dorna ha allargato i confini verso Paesi asiatici come Indonesia, India e Thailandia dove le due ruote sono un mezzo di trasporto diffusissimo, LM vorrà esplorare nuove frontiere Oltreoceano. Ripetersi in mercati dove le moto hanno meno impatto e i circuiti idonei scarseggiano non è scontato, ma l'azienda di John Malone ci proverà. Per promuovere il prodotto servirà – anche – un pilota americano in MotoGP (un team, il Trackhouse, c’è già) e anche in questo senso fa giurisprudenza quanto accaduto in Formula 1, con l’arrivo di Logan Sargeant in Williams nel 2023. In soldoni, spostare il baricentro della MotoGP significherà portare nuovi sponsor e maggiori introiti derivanti dai diritti tv.

Liberty Media in MotoGP: il parere di Livio Suppo

Liberty Media in MotoGP: sempre più show


Nelle quattro ruote Liberty Media ha puntato inoltre sull’espansione del movimento femminile con la F1 Academy, e potrebbe riproporre lo stesso modello investendo nel Mondiale riservato alle ragazze nato quest’anno e che correrà nel contesto WorldSBK. Non è da escludere poi l’abolizione delle ombrelline, come già avvenuto nel Circus nel 2018.

Un altro campo in cui LM ha fatto scuola l’espansione verso un pubblico nuovo e più “fresco”: in questi anni la Formula 1 si è avvicinata a spettatori più giovani con un uso massiccio e mirato dei canali social, un campo praticamente mai esplorato ai tempi di Bernie Ecclestone. L’attuale MotoGP ha già lavorato in questo senso, il nuovo corso seguirà un solco già tracciato. Un altro pallino degli americani è stato l’intervento sul format di gara: in Formula 1 hanno introdotto le Sprint, in MotoGP ci sono già, ma il principio del “meno prove, più gare” tanto promosso tra le auto verrà probabilmente perseguito anche tra le moto. E chissà che non diventi realtà il sogno di Domenicali ed Ezpeleta: far correre MotoGP e F1 nello stesso weekend.

L’intervento di LM renderà la MotoGP sempre più “extra-large” ed esclusiva, e andrà ridefinito di conseguenza il ruolo di Moto3, Moto2, MotoE e Superbike. Come successo tra le quattro ruote, Liberty Media porterà aria fresca anche tra le due, ma a una condizione: Greg Maffei & Co dovranno ricordarsi che la MotoGP è un "giocattolo" molto diverso dalla Formula 1 e andrà gestito con molta cura.

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