Brivio: "Effetto Rossi in MotoGP smorzato, l'interesse è però alto"

Brivio: "Effetto Rossi in MotoGP smorzato, l'interesse è però alto"© Gorini

L'INTERVISTA - Davide di Trackhouse Racing: "Valentino dette l'impennata al sistema, come Tomba nello sci e Sinner col tennis, ma l'entusiamo vige ancora"

27.03.2024 15:06

Nato sportivamente in SBK con la Yamaha, evolutosi nella MotoGP, manager di Valentino Rossi nei tempi più vincenti, successi, soddisfazioni iridate assieme a Suzuki, esperienza di livello collezionata in Formula1 per Alpine e Renault. Davide Brivio è un dirigente brianzolo dalle mille e significative interpretazioni, siano questi gestionali o di rappresentanza. Qualsiasi cosa faccia, gli viene bene, tanto da aver meritato un ruolo nel neonato tram Trackhouse, realtà americana proveniente dalle NASCAR automobilistica: “Proprio recando a Charlotte in North Carolina mi sono accorto della serietà su cui verte il progetto” il racconto di Davide, che sul volo pensava e ripensava all’offerta ricevuta: “Dopo la chiamata, ci ho pensato qualche istante, sino a dirmi: dai, vai! Le chiacchierate condivise al telefono erano semplice premessa alla dimensione delle intenzioni di Justin Marks, titolare dalla infinita passione per il motosport”.

Trackhouse Racing, la nuova sfida per Brivio in MotoGP

Che tipo di realtà è Trackhouse? Lo spiega direttamente Davide: "Anzitutto, grossa" ce ne siamo resi conto "Mi sono recato negli Stati Uniti con cose da scoprire, l’ho fatto: la struttura vive di corse, le persone sanno cosa significhi partecipare a competizioni e conoscono il sapore della vittoria. Casomai, loro hanno bisogno di maturare esperienza in MotoGP. Quale è il modo migliore per riuscirci? Esserci”.

Qatar, primo Gran Premio per Trackhouse, ennesimo per te. Come è andato?

Non benissimo, se guardiamo i risultati di Miguel Oliveira e Raul Fernandez. Però, per noi il Gran Premio inaugurale è stato fondamentale, poiché il vero inizio per Trackhouse. Sembrerebbe un principio, lo è, ma è anche un traguardo: Justin si era rivelato interessato a metà del 2023. Era venuto in Austria a esplorare la situazione, perciò pensava di debuttare nel 2025. E’ arrivata la comunicazione dalla Dorna nello scorso novembre, in merito all’opportunità subitanea: siamo entrati subito. Tutto è stato fatto in pochi mesi, tra allestimento staff e lavoro sulle moto”.

Aprilia è un bel Marchio sul quale contare.

Abbiamo ottime RS-GP e supporto del Costruttore. Il merito di Trackhouse è spiegato dal segnale: voglia e intenzioni di fare bene sono altissime. Marks ha discusso il contratto insieme ad Aprilia, chiedendo immediatamente le RS-GP versione 2024, più costose rispetto alle 23, ma continuamente aggiornate. Dopo qualche parola, ha accettato. La cosa mi ha colpito positivamente. Arriveremo ad avere le stesse moto del team Factory di Noale, oggi, nel 2025 e 2026. Per noi è enorme appeal verso piloti, sponsor e ambiente”.

Formula 1 e MotoGP simili ma diverse

A proposito di ambiente: la Formula 1 è veramente diversa dalla MotoGP? Risponde Brivio: "Potremmo dirla così: in Formula 1 corrono aziende, in MotoGP corrono team. Le quattro ruote godono di risorse economiche e umane enormi perché, logicamente, la vettura è più grande di una due ruote. Sulla monoposto operano tantissime persone, e quasi ogni pezzo si produce in casa, a parte gomme, freni e poco altro. Tra power unit in configurazione ibrida e sezioni aerodinamiche, non si smette mai di intervenire. Il gioco richiede risorse grandi, un numero di ingegneri cospicuo, reparti separati ma collegati tra loro. Se quantifichiamo le differenze, sono grosse”.

Grosso fu il suo colpo: strappare Valentino Rossi alla Honda nel 2003, portandolo in Yamaha

“Ricordo bene quello storico blitz ma, qualora lo paragonassimo al viaggio affrontato negli USA alla volta di Trackhouse, non vi trovo affinità. Anche perché la MotoGP è cambiata nel tempo, i personaggi che la compongono pure… Valentino fu una sorta di effetto popolare, simile ad Alberto Tomba nello sci e Jannik Sinner nel tennis. Rossi dette l’impennata al sistema, oggi l’effetto 46 si è smorzato, però l’audience è ancora alto. L’entusiasmo c’è. Eccome”.

Provi ancora entusiasmo?

Certamente. Parecchio, altrimenti me ne resterei a casa. Nella mia carriera, ho preso tanti aerei, lo faccio volentieri, di nuovo. La passione per il mio lavoro è intatta, anzi, la definirei ulteriormente cresciuta e consolidata. Se così non fosse, probabilmente mi occuperei di altro".

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