Fabio è scivolato nella Sprint di Portimao: "Quando soffia il vento laterale, l'azione in staccata si fa complicata"
Fabio Di Giannantonio fa parte dei quattro piloti che non hanno concluso la Sprint MotoGP di Portimao e, malgrado il risultato nullo, è dovere di cronaca chiedergli come sia andata: "La mia Sprint?" il romano ha mantenuto comunque il sorriso "Ho faticato tutto il sabato e, dalla gara, mi aspettavo di più. Tribolavo in uscita dalla Curva 5, e uscivo piano pure nell'ultimo settore. Dobbiamo capire perché. Sebbene partissi da dietro, ho compiuto una buona partenza; nel tenattivo di recupero ho commesso un piccolo errore alla 11, non avendo inserito bene la marcia".
Fabio torna sull'episodio che ha deciso il suo sabato pomeriggio: "Ho sbagliato io, non cerco alibi, anzi: mi scuso con la squadra. Ho commesso un errore da pollo, di superficialità. Sì, certe imprecisioni sono considerate infinitesimali, ma succedono. Ci lavoro e domani andrà meglio".
Caratteristica aggiuntiva dell'Algarve, il vento che attira i surfisti sull'Oceano Atlantico. Bello, ma in pista è ulteriore sfida: "Il vento soffiava, quindi bisognava gestire bene nella fase di staccata. Non è una novità però. se il vento soffia contro a favore in rettilineo, è un conto. Quando, invece, arriva laterale, il discorso cambia e l'azione sui freni si fa difficile".
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