Honda vuole tornare padrona in MotoGP: mega offerta per Acosta

Honda vuole tornare padrona in MotoGP: mega offerta per Acosta© Luca Gorini

Nel percorso di recupero prestazionale, tecnologico e di risultati, Pedro entrerebbe nei piani dell'Ala dorata, che metterebbe sul piatto denaro e uno sviluppo ad hoc

15.03.2024 ( Aggiornata il 15.03.2024 17:31 )

Pedro Acosta è il personaggio del momento, a ben vedute ragioni. Il tra poco ventenne di Mazarròn viene considerato quale unico e vero fenomeno del paddock, questo costituito da tanti fortissimi piloti, tuttavia non - potenzialmente e comunque da dimostrare - al livello del portacolori GASGAS Tech3. Il Gruppo Pierer Mobility e KTM dovranno tenerselo stretto perché, sebbene sia stato completato un solo Gran Premio d'annata, girano già voci pesanti su un marchio interessato a schierarlo tra le proprie fila.

Honda investe sulla MotoGP, ma deve guardare lontano

Al di là delle Concessioni e degli intensi MSMA, il gigante Honda Racing Corporation davvero sta investendo in MotoGP, e lo conferma la livrea ufficiale di quest'anno: malgrado lo sponsor Repsol abbia ridotto budget e impegno, nonostante la Red Bull abbia seguito Marc Marquez in Gresini Ducati, la RC213 V gode di un rinnovato parterre di ingegneri e tecnici, che stanno portando avanti lo sviluppo della quattro cilindri nipponica.

Joan Mir sta vivendo la seconda stagione sotto l'Ala dorata, Luca Marini vi è arrivato dal test di Valencia dello scorso novembre; mezza formazione è inedita ma, se possiamo sbilanciarci, qualcosa andrebbe rivisto. Il maiorchino non decolla, anzi, casca e arranca. Il fratello di Valentino Rossi ha bisogno di tempo.

Il suo contratto è biennale, poi verranno tirate le somme di un cantiere a cielo aperto quale è il prototipo più discusso del recente lustro, Yamaha M1 a parte. Intenzione dei vertici di Tokio è tornare a primeggiare, quanto prima. Facile scrivelo, difficile riuscirci. Ecco il motivo per cui stanno rivoluzionando un sistema che debba attirare nomi altisonanti e, idea, legarlo a corte per un bel po'. In quel caso, come fatto per Marc Marquez, lo sviluppo della moto prenderebbe una piega pressoché unica e ben precisa, mirata. 

Acosta e KTM: amor da sempre, quanto durerà? 

Pedro è nell'orbita austriaca da un tot, nella sintesi di questi risultati: Red Bull Rookies Cup vinta nel 2020, mondiale Moto3 edizione 2021, il titolo Moto2 dello scorso anno, esordio con la RC16 GASGAS nella stagione in corso. In pratica, il murciano è uomo azienda, lì sta benissimo, però...

... occhio alla giovane età, a eventuale voglia di cambiare - mica è detto - e offerte altrui. Tra le Case oggi iscritte in MotoGP, chi potrebbe e vuole - coniugazione dei due verbi scelta con cura - aggiudicarsi il fenomeno del momento? Yamaha? Non crediamo. Ducati? E' a posto con Pecco Bagnaia per due stagioni oltre alla 2024 e deve gestire Marc Marquez. Aprilia? Non è il momento e, semmai, la RS-GP tenta Fabio Quartararo ed Enea Bastianini. Chi resta? Honda, nella quale sappiamo benissimo che Joan Mir si stia guardando attorno da circa un anno.

KTM ne è consapevole: sarà opportuno tenersi stretto Acosta, in particolar modo se continuerà ancor più forte di quanto ammirato in Qatar. Altrimenti, legge legittima del mercato, potrebbe perderlo. Tokio ha la possibilità di "spese" folli, comunque al di sotto rispetto a quanto speso con MM93. E, in virtù di una RC213 V da cucire addosso a qualcuno, chi meglio di Pedro Acosta

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi