Martin ed il bilancio del Qatar: velocità e vittoria Sprint, ma anche chattering e rimorsi

Martin ed il bilancio del Qatar: velocità e vittoria Sprint, ma anche chattering e rimorsi© Luca Gorini

Jorge si è confermato fulmineo sul giro singolo e nella gara breve, ma domenica ha dovuto cedere il passo a Bagnaia, fermato da un problema che rischia di condizionarlo anche a Portimao

12.03.2024 ( Aggiornata il 12.03.2024 17:34 )

Valutare il weekend di Jorge Martin a Lusail è difficile, non poco. Il bicchiere infatti si può vedere mezzo pieno come mezzo vuoto, per un pilota che ad oggi ha in testa come unico obiettivo quello di vincere sempre e comunque, per ottenere titolo e sella nel team ufficiale Ducati, due elementi che Jorge ha accarezzato già una volta, anzi – nel caso del posto nella formazione Lenovo – due.

Perché il bicchiere di Martin è mezzo pieno

Di aspetti positivi nel fine settimana di Jorge ve ne sono vari, a cominciare dalla velocità espressa. La pole position in 1’50”789 è roba da alieni, specie se considerato che solo un anno prima era bastato girare un secondo più piano per ottenere la prima casella, e la vittoria nella Sprint è la conferma che sulla breve distanza nessuno è attualmente più forte dello spagnolo.
 
La cosa più importante però è l’aver iniziato con il piede giusto. La delusione post Valencia e la conseguenza voglia di rivalsa potevano rendere nervoso e imperfetto il pilota Prima Pramac, che invece ha subito canalizzato nel modo giusto la sua grande voglia, iniziando appunto la stagione con il piede giusto. Il che è molto più importante di quanto non possa sembrare, dato che il titolo 2023 è sfuggito anche e soprattutto a causa dei punti persi ad inizio anno, che hanno poi obbligato Jorge ad una rincorsa affannata e senza margine di errore.

Perché è mezzo vuoto

D’altro canto però non mancano i rimorsi, specie per un pilota che come detto vuole sempre e solo vincere. Il primo pensiero che probabilmente renderà leggermente insonni le notti di Jorge è legato al chattering: lo spagnolo infatti è stato il primo a sollevare il problema, proprio nei test svolti a Lusail, ma a differenza di Pecco Bagnaia la domenica di gara non è riuscito a risolvere la questione, dovendosi accontentare della terza piazza.
 
Un podio soddisfacente, ma reso più amaro appunto dal successo di Pecco, primo rivale di Jorge nella corsa al titolo, del quale vorrebbe emulare le gesta non solo in quanto a mondiali, ma anche in termini di firma del contratto, come confermato ironicamente nella conferenza pre Gran Premio del Qatar. Ora per Jorge il primo punto all’ordine del giorno è quello di eliminare o perlomeno ridurre il chattering, per evitare di doversi mangiare le mani anche nella domenica di Portimao dove, ne siamo certi, sarà molto più combattivo ed attento nelle prime curve del primo giro…

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