GP Qatar, Pedro Acosta: "Record di precocità di Marquez? Non ci penso"

GP Qatar, Pedro Acosta: "Record di precocità di Marquez? Non ci penso"© Luca Gorini

Lo spagnolo, tra i più attesi di quest'inizio di stagione, ha chiarito le sue sensazioni in vista della prima annata in top class 

07.03.2024 ( Aggiornata il 07.03.2024 17:07 )

L'esordio di Pedro Acosta in MotoGP rappresenta sicuramente uno tra i temi di maggior interesse di quest'inizio di stagione. Le aspettative generate nelle classi minori dalle prestazioni e dal carisma del giovane spagnolo, concentrano il loro essere e la loro intensità in questa prima annata da rookie, in cui Acosta proverà a dar seguito ad un hype meritatamente già consistente. Nei test invernali il pilota KTM ha impressionato per velocità, costanza di rendimento e capacità d'adattamento alla nuova categoria, rafforzando l'idea generale su di lui secondo la quale potrebbe dar sfoggio del suo talento già dalle prime gare della stagione. A tenere i piedi per terra, pur essendo consapevole dell'aura d'ambizione che aleggia attorno alla sua figura, è lo stesso Acosta: "Osservando e analizzando le gare viste nel 2023, non faccio cose molto diverse dagli altri in pista, ma sicuramente devo ancora imparare, in primis da Brad Binder".

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Pedro Acosta: "Non possiamo avere degli obiettivi ancora"

A trasparire in maniera vistosa dalle parole dello spagnolo c'è sicuramente una certa tranquillità, oltre che chiarezza verso i propri obiettivi: "Ancora non posso parlare di target, siamo solo all’inizio, ho ancora tanti punti interrogativi e dubbi. Sicuramente cercherò di divertirmi e di dare il massimo, possiamo fare bene". Il potenziale in dotazione al giovane spagnolo produce l'automatico effetto di pensare alla possibilità di superare i record di precocità di Marc Marquez, specialmente in relazione alla prima vittoria in top class: "Se penso di battere il record di precocità di Marquez? Non ho ancora fatto nemmeno una gara, perciò non si può ancora dire nulla in merito. Le aspettative sono alte ma non servono a nulla. Non penso a quel record".

Lo spagnolo ha infine analizzato le differenze e le similitudini che hanno caratterizzato i salti di categoria fino ad ora affrontati: "Da Moto3 a Moto2 il salto non è facile, anche per i media che si aspettavano tanto da me dopo il titolo in moto3. Ora sono più esperto e certamente la cosa aiuta. In fondo, se ci penso, dalla stagione 2021 è cambiato poco, ero un rookie al tempo e lo sono ora, ovviamente adesso ho nuovi obiettivi".

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