Via i secondi: Pedro Acosta sale sul ring della MotoGP

Via i secondi: Pedro Acosta sale sul ring della MotoGP© Luca Gorini

Il ragazzo prodigio di casa KTM debutta finalmente nella top class, dopo aver vinto il mondiale al debutto in Moto3 e il titolo in Moto2 ora tocca alla classe regina

06.03.2024 ( Aggiornata il 06.03.2024 14:27 )

Pedro Acosta minimizza sul suo debutto in MotoGP, non si pone obiettivi ma i test hanno mostrato un pilota già a proprio agio con la RC16 “rossa” del team RedBull GasGas Tech3. Il quindicesimo tempo segnato in Qatar nell’ultima giornata di test è di un solo centesimo più lento del 1’52”036 fatto segnare nel Q2 da Bagnaia lo scorso novembre che gli valse il quarto posto in griglia.

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I piloti temono subito Acosta

La MotoGP dalla passata stagione con l’introduzione della Sprint è sempre più complessa da affrontare anche se si è un pilota dall’indubbio talento come Pedro Acosta. Tutti i piloti della top class lo candidano come potenziale sorpresa della stagione con diversi piloti che lo vedono già costantemente in top10! Pedro sminuisce e resta coi piedi per terra: “Fa piacere sentire questi commenti ma devo essere realista e cercare di capire cosa potremo fare in un vero weekend della MotoGP con la pre qualifica del venerdì, le qualifiche il sabato mattina e la Sprint nel pomeriggio. Sono tutti punti di domanda per me ma cercherò di farmi trovare pronto”. Acosta sarà sicuramente il rookie of the year 2024, visto che è l’unico debuttante della top class ma per un pilota in grado di vincere all’esordio in Moto3, rimanere in corsa per il titolo anche in Moto2 al debutto, tutti stanno mettendo pressioni sullo spagnolo immaginandosi un debutto alla Marc Marquez.

Gli ultimi tre anni ho vissuto con la pressione di vincere. Da quando ho 16 anni e sono arrivato nel motomondiale ho sempre lottato per la vittoria, ho fatto tre anni con la pressione di dover vincere ma ora riesco a gestirla molto meglio rispetto a tre anni fa nella mia prima stagione in Moto3”. Pedro torna anche su quella che è stata la sua “peggiore” stagione nel motomondiale: “Nel 2022 mi ero messo troppa pressione addosso ed è stato un errore mentre adesso sono molto più tranquillo”.

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Cosa aspettarsi dal rookie?

Come detto il time attack è stato molto buono, in linea coi tempi dei migliori della passata stagione. Tuttavia in questo 2024 i primi sembrano aver cambiato nuovamente passo, tuttavia se il time attack non è ancora al vertice, nel passo gara mostrato in Qatar Pedro non è assolutamente lontano dalla top5: “Abbiamo una moto e un team super competitivi, la moto che ho usato in Qatar rispetto a quella che ho provato in Malesia è migliorata tanto e abbiamo fatto dei grossissimi passi in avanti. Sono molto contento del lavoro fatto dal Pierer Mobility Group nonostante sappiamo che non è facile migliorare così tanto”.

Pedro Acosta però non si mette obiettivi, per ora: “Nel primo GP avrò molte cose da imparare e capiremo a che punto sono nel mio adattamento alla MotoGP. Solo quando sarà finito il primo GP della stagione potrò capire veramente il mio livello e capire quale sarà il target per Portimao”. Quella 2024 sarà solo la prima stagione in MotoGP e vista la giovanissima età, ha un roseo futuro davanti a se: “Devo essere realista e capire dove sono, dove potrò essere in futuro sempre ricordando da dove sono venuto. Tenendo i piedi per terra perché se provi a volare troppo presto la caduta può essere dolorosa”.

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