Test Sepang, il team VR46 in "rodaggio" con Bez e Diggia

Test Sepang, il team VR46 in "rodaggio" con Bez e Diggia© Luca Gorini

In Malesia il team che porta il nome di Rossi ha lavorato intensamente per trovare la quadra con le Desmosedici GP23 per Bezzecchi e Di Giannantonio

08.02.2024 ( Aggiornata il 08.02.2024 21:23 )

Le tre Ducati Desmosedici GP24 in pista hanno completato la tre giorni di test a Sepang davanti a tutti, seguiti in quarta e sesta posizione dalle GP 23 di Alex e Marc Marquez. Hanno chiuso più indietro, invece, le due Ducati Fluo Stream di Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio. Tra i due, ad aver avuto un inizio migliore è stato il romano, con l'ottavo crono, a sei decimi dal primo. Mentre supera un secondo di ritardo dalla vetta il romagnolo.

"Diggia" si dà un voto: 9 su 10


Autore di un finale di stagione incandescente l'anno scorso, "Diggia" ha ritrovato lo stesso entusiasmo nella tre giorni nonostante la squadra nuova e l'evoluzione della Ducati. I suoi test sono stati in crescendo, riuscendo a migliorarsi anche nell'ultima giornata, quando ha siglato 55 giri e il miglior crono in 1'57.343.

Un inizio decisamente incoraggiante che lo fa tornare a casa con una certa serenità: "Se devo dare un voto a questo test, direi 9 su 10. Il feeling è stato buono da subito, anche il time attack non è stato male. Stamattina mi sono proprio divertito, ma la cosa che mi carica di più è il risultato e le sensazioni durante la simulazione di questo pomeriggio, quando in pista faceva davvero caldo".

Proprio in quella prova ha trovato le conferme necessarie: "Siamo stati veloci, tutti i segnali sono positivi. La GP23 è tanto più potente, anche a livello di trazione e ha una confidenza sull’avantreno differente. Sono stanco, a livello fisico devo recuperare un po’, ma non vedo l’ora di tornare in pista in Qatar".

Più indietro Bezzecchi, che punta a una crescita graduale


Il nome di Marco Bezzecchi, invece, nella classifica dei tempi lo troviamo piuttosto indietro. Diciassettesimo. Il suo approccio con la nuova Ducati è stato più in salita del previsto, ma oggi non ha provato il time attack, preferendo lavorare dunque sulla messa a punto.

Il romagnolo ha ammesso: "La giornata è stata un po’ complicata. Abbiamo avuto un piccolo problema sulla moto e abbiamo optato per non cercare il tempo. Ho preferito lavorare ancora sullo stile di guida, sto facendo un po’ fatica. La moto è molto veloce, ma non sono ancora a mio agio, devo adattarmi e questo richiede ancora un po’ di tempo".

Con la nuova moto è alla ricerca ancora di un adattamento stabile: "In frenata e in accelerazione, le sensazioni sono diverse rispetto alla GP22. Non sono ancora riuscito a portare il pacchetto al limite, ragione che ci ha spinto a continuare per step e a lasciare per un attimo da parte giro secco e simulazione". Il prossimo appuntamento sarà il 19 e 20 febbraio, sul circuito del Qatar.

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