In Malesia il team che porta il nome di Rossi ha lavorato intensamente per trovare la quadra con le Desmosedici GP23 per Bezzecchi e Di Giannantonio
Le tre Ducati Desmosedici GP24 in pista hanno completato la tre giorni di test a Sepang davanti a tutti, seguiti in quarta e sesta posizione dalle GP 23 di Alex e Marc Marquez. Hanno chiuso più indietro, invece, le due Ducati Fluo Stream di Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio. Tra i due, ad aver avuto un inizio migliore è stato il romano, con l'ottavo crono, a sei decimi dal primo. Mentre supera un secondo di ritardo dalla vetta il romagnolo.
Autore di un finale di stagione incandescente l'anno scorso, "Diggia" ha ritrovato lo stesso entusiasmo nella tre giorni nonostante la squadra nuova e l'evoluzione della Ducati. I suoi test sono stati in crescendo, riuscendo a migliorarsi anche nell'ultima giornata, quando ha siglato 55 giri e il miglior crono in 1'57.343.
Un inizio decisamente incoraggiante che lo fa tornare a casa con una certa serenità: "Se devo dare un voto a questo test, direi 9 su 10. Il feeling è stato buono da subito, anche il time attack non è stato male. Stamattina mi sono proprio divertito, ma la cosa che mi carica di più è il risultato e le sensazioni durante la simulazione di questo pomeriggio, quando in pista faceva davvero caldo".
Proprio in quella prova ha trovato le conferme necessarie: "Siamo stati veloci, tutti i segnali sono positivi. La GP23 è tanto più potente, anche a livello di trazione e ha una confidenza sull’avantreno differente. Sono stanco, a livello fisico devo recuperare un po’, ma non vedo l’ora di tornare in pista in Qatar".
Il nome di Marco Bezzecchi, invece, nella classifica dei tempi lo troviamo piuttosto indietro. Diciassettesimo. Il suo approccio con la nuova Ducati è stato più in salita del previsto, ma oggi non ha provato il time attack, preferendo lavorare dunque sulla messa a punto.
Il romagnolo ha ammesso: "La giornata è stata un po’ complicata. Abbiamo avuto un piccolo problema sulla moto e abbiamo optato per non cercare il tempo. Ho preferito lavorare ancora sullo stile di guida, sto facendo un po’ fatica. La moto è molto veloce, ma non sono ancora a mio agio, devo adattarmi e questo richiede ancora un po’ di tempo".
Con la nuova moto è alla ricerca ancora di un adattamento stabile: "In frenata e in accelerazione, le sensazioni sono diverse rispetto alla GP22. Non sono ancora riuscito a portare il pacchetto al limite, ragione che ci ha spinto a continuare per step e a lasciare per un attimo da parte giro secco e simulazione". Il prossimo appuntamento sarà il 19 e 20 febbraio, sul circuito del Qatar.
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