MotoGP, Pedro Acosta è già davanti: "Non ho cercato l'attacco al tempo"

MotoGP, Pedro Acosta è già davanti: "Non ho cercato l'attacco al tempo"© Luca Gorini

Il rookie spagnolo continua ad impressionare per velocità e facilità di prestazione, essendosi fermato alle spalle del solo Jorge Martin

06.02.2024 ( Aggiornata il 06.02.2024 17:44 )

Pedro Acosta continua a sorprendere a Sepang e dopo essersi preso la leadership della tre giorni di "Shakedown" riservata ai collaudatori e ai piloti ufficiali delle case costruttrici soggette alle concessioni, si è preso la scena anche nel day-1 del primo test invernale dell'anno. Il rookie spagnolo ha concluso al secondo posto grazie al tempo di 1'58.220, alle spalle del connazionale e leader momentaneo dei test, Jorge Martin, distante solamente 269 millesimi.

Nella sua performance il campione del mondo in carica della Moto2 è stato sicuramente facilitato, rispetto alla maggior parte dei piloti scesi in pista oggi, dall'aver disputato già tre giorni di test come precedentemente detto, ma ciò non toglie l'esigenza di sottolineare l'incredibile capacità d'adattamento mostrata, seguita da un altrettanto straordinario riscontro prestazionale. Basti pensare che il miglior tempo siglato nello "Shakedown" (in 1'58.189) equivale al nono crono della qualifica 2023, appena sette decimi dal record ufficiale della pista che appartiene a Pecco Bagnaia in 1’57”491.  

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Il rapido adattamento dello spagnolo sposta gli equilibri

Pedro Acosta si è preso i riflettori della MotoGP nonché l'estrema attenzione della KTM già al primo contatto con la top class. Non che ci fossero troppi dubbi circa le qualità del talento classe 2004, il quale è riuscito ad abbattere (apparentemente e con riserva dal momento che siamo solo alle primissime battute della stagione) gli scetticisimi legati sia alla competitività di una moto notoriamente complessa e non ancora al livello delle "colleghe" europee, Ducati e Aprilia, sia le fisiologiche difficoltà in cui incorre, solitamente, un esordiente. Proprio quest'ultimo aspetto è quello che maggiormente impatta nella mente di addetti ai lavori e non; una velocità di adattamento così intensa e vistosa non si vedeva dai tempi di Marc Marquez, nel 2013. Un esordio che se seguito da ulteriori conferme potrebbe rapidamente spostare gli equilibri in casa KTM, relativamente alla sella ufficiale da affiancare a Brad Binder, al momento nelle mani di Jack Miller.

Pedro Acosta: "Cerco di seguire tutti i piloti in pista"

A sorprendere forse ancor maggiormente della prestazione mostrata in pista sono state le parole, la calma, la lucidità d'analisi e la sicurezza nell'esposizione del giovane spagnolo, apparso sicuro di sè tanto nel linguaggio del corpo quanto nelle intenzioni; focalizzato su un obiettivo che a questo punto diventa concretamente alla portata, ovvero arrivare già molto competitivo alla prima gara dell'anno in Qatar. "A dir la verità oggi non eravamo troppo concentrati sul giro secco. Sono contento, è stata un'ottima giornata, siamo migliorati molto specialmente sul passo gara e sulla frenata. Vogliamo arrivare pronti alla prima gara. Oggi abbiamo provato alcune cose nuove rispetto ai giorni scorsi e ho notato qualche differenza". Il campione del mondo della Moto2 ha poi continuato: "Cerco di seguire tutti i piloti che trovo: oggi l’ho fatto con Miller e con i piloti Aprilia, Aleix Espargarò e Maverick Vinales. Lo faccio per cercare di imparare le traiettorie ed il modo di guidare e soprattutto frenare".

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