Yamaha "spara in alto": nuovo terminale di scarico per la M1 MotoGP

Yamaha "spara in alto": nuovo terminale di scarico per la M1 MotoGP© Luca Gorini

La quattro cilindri cerca migliorate erogazione, potenza e velocità di punta: i commenti del tester Crutchlow combaceranno coi feedback di Quartararo e Rins?

05.02.2024 ( Aggiornata il 05.02.2024 10:01 )

Fioccano novità tecniche nei test MotoGP di Sepang, e spaziano da propulsori, configurazioni aerodinamiche e impianti di scarico. Nell'ultima delle tre sezioni stilate, Yamaha si distingue per mezzo di una "marmitta" lunga, simil-cannone, già vista sulla rivale KTM. La M1 versione laboratorio deve risolvere problemi di erogazione, potenza massima e velocità di punta.

Crutchlow, aiuta Quartararo e Rins!

Cal Crutchlow per quasi tutto il 2023 forniva feedback contrari e opposti da quanto palesato da Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. I due titolari giuravano sulla scarsa potenza massima espressa dalla M1, l'inglese spiegava che, invece, i cavalli c'erano, tuttavia mal erogati.

Il francese e l'italiano chiedevano incrementi di potenza agli alti regimi, il tester scelto da Iwata poneva l'attenzione sulla prima fase di apertura del gas. In questo difficile processo di sviluppo, le due sole Yamaha in pista sono uscite quali uniche MotoGP a digiuno di successi d'annata.

In Malesia, tra fibra di carbonio e parecchie idee nuove, è spuntato il lungo singolo terminale di scarico, pensato per ottimizzare la sintesi delle esigenze di El Diablo, del nuovo innesto Alex Rins, e di Crutchlow stesso. L'unità ricorda in parte quanto visto sulla KTM, con la differenza che la RC16 ha pure un secondo terminale sotto al codone.

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