MotoGP, Marini: "La Honda è come il Real Madrid o il Barcellona"

MotoGP, Marini: "La Honda è come il Real Madrid o il Barcellona"© Luca Gorini

Il nuovo pilota della casa di Tokyo ha svelato alcuni retroscena, soffermandosi sulle prime impressioni percepite in sella 

19.01.2024 ( Aggiornata il 19.01.2024 11:11 )

La nuova avventura di Luca Marini insieme alla Honda sta per entrare nel vivo. Bisognerà aspettare ancora un altro po' e poi i piloti della MotoGP saranno in azione per i primi test invernali dell'anno, a Sepang dal 6 all'8 febbraio. Intervistato da MotorsportNetwork, il fratello di Valentino Rossi ha spiegato a fondo le sue riflessioni circa il delicato cambio di casacca e la conseguente complessità della sfida che il prestigioso marchio di Tokyo rappresenta, soprattutto in virtù del fatto che sotto il profilo della competitività alla Honda manca ancora di più di uno step nei confronti delle rivali europee.

"Ero consapevole di quello che avrei trovato relativamente alle performance della moto in pista. Non credo che il tempo che abbiamo fatto nel test fosse buono, dato che il distacco dal primo era abbastanza grande. Quando sei a più di quattro decimi dal primo non va bene, perché sei fuori dalla top 10 su ogni pista. Dobbiamo ridurre il distacco ad almeno due decimi. Non sarà facile, ma la direzione da seguire e le modifiche da apportare alla moto sono abbastanza chiare". In relazione al test di Valencia Marini ha poi aggiunto: "Ho iniziato il test con la nuova moto, mi hanno fatto provare la vecchia aerodinamica, ma in pochissimi giri, solo due uscite, siamo tornati al nuovo materiale, che è molto meglio. È un passo avanti con il nuovo pacchetto, probabilmente non sarà sufficiente, ma è un passo nella giusta direzione".

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Luca Marini: "Valentino è stata la prima persona che ho chiamato"

La scelta di passare dalle certezze rappresentate dalla Ducati, ancor di più se considerato il team di provenienza, ovvero Mooney VR46, alla Honda, non è stata certamente una decisione facile. Anche per tal motivo Marini ha subito contattato suo fratello, Valentino Rossi: "Valentino è stata la prima persona che ho chiamato, sia in qualità di capo della squadra nonché proprietario, sia perché è una persona di grande intelligenza e con molta esperienza. Gli ho spiegato cosa pensavo, ovvero che poteva essere un'opportunità per la mia carriera e per la mia vita. Dopodichè abbiamo iniziato a parlare e da quelle conversazioni è nato tutto il resto". Marini ha poi posto inevitabilmente l'accento sul significato che il team HRC simboleggia: "Penso di essere il pilota giusto per la Honda in questo momento e penso anche che, per me, la Honda sia la squadra ideale, è come andare a giocare per il Real Madrid o il Barcellona".

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Marini è sicuro: "Lotteremo per il podio"

Il divario tecnico al momento presente sia nei confronti della Ducati che dell'Aprilia e, aggiungiamo, della KTM, non sconforta il 26enne di Urbino: "Penso che al momento possiamo solo migliorare. Dobbiamo essere pazienti e darci tempo, non dobbiamo avere fretta. La MotoGP è uno sport davvero complicato, con molta concorrenza: non c'è solo la Ducati, ci sono anche KTM, Aprilia, Yamaha, che spingono molto per migliorare le loro moto. Non sarà facile, ma dobbiamo lavorare meglio dei nostri avversari e credo che abbiamo il potenziale e le persone giuste per farlo". L'italiano ha poi concluso: "Chiaramente in questo momento il pacchetto complessivo della Honda non è il migliore, ma con l'esperienza che ho acquisito in MotoGP con la Ducati e con tutto quello che posso dare alla Honda con i miei feedback, in breve tempo potremo lottare per salire sul podio".

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