MotoGP, Alex Marquez: "Mio fratello non ha perso la magia"

Nel 2024 i fratelli Alex e Marc Marquez torneranno a far squadra all'interno dello stesso box come già accaduto nel 2020 in Honda, durante la prima annata in top class di Alex Marquez. Ai microfoni di "AS.com", il due volte campione del mondo (Moto3 nel 2014 e Moto2 nel 2019), si è espresso proprio a tal proposito, mostrando una certa soddisfazione per il binomio ricreatosi a quattro anni di distanza: "Stando insieme abbiamo dei vantaggi reciproci. Non saprei dirti una cosa in particolare, forse il feeling, quella connessione che abbiamo come fratelli, ci capiamo con uno sguardo. Prima gli davo tranquillità, gli mettevo la testa a posto, ma ora a 31 anni ha già questa tranquillità. Credo che la cosa più importante del nostro binomio sia che ci capiamo al volo. Quando sono arrivato in Honda mi dava fastidio e sono arrivato a dirgli di lasciarmi in pace. Averlo ora è speciale, perché è mio fratello".

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Alex Marquez: "Marc ha ancora il livello del 2019"

Secondo il pilota del team Gresini, vincitore in stagione di due gare Sprint, avere nel box un campione come Marc Marquez gioverà a tutto il gruppo di lavoro, oltre che a lui stesso come pilota: "A parte ciò che è successo nel 2020, è una seconda opportunità, ma soprattutto arriviamo in una situazione molto diversa. In quel momento ero un rookie e Marc stava lottando per il campionato, quindi eravamo in situazioni molto diverse. Quest’anno posso sfruttare di più avere al mio fianco un pilota come Marc, che è già veloce di suo mentre io ho già esperienza nella categoria. L’unione fa la forza e la mia esperienza sia in Moto3 che in Moto2 è che quando ho avuto un compagno forte ho fatto i miei migliori anni".

Infine, Alex Marquez ha mostrato tutta la sua convinzione nel valore del fratello e nella sua capacità di tornare ad essere dominante come qualche anno fa: "Quando una squadra ha due piloti forti e si condividono informazioni, senza esagerare perché ci si può confondere, può aiutare. Quindi, nel mio caso ma anche per la squadra, avere un pilota come Marc può essere molto benefico. Da Marc ci si può aspettare di tutto. La magia non l’ha persa. Mi ha chiesto mille volte se andrà bene con la Ducati. Ha ancora il livello del 2019, lo vedo in allenamento. Ci saranno momenti difficili e in cui toccherà soffrire, ma se c’è qualcuno che sa soffrire, è lui. Se lotterò con Marc per la vittoria? Voglio la prima, che me ne lasci almeno una".

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