Zarco, in Honda MotoGP per dimenticare Ducati o "vendicarsi"?

Johann ha lasciato la Desmosedici in favor della RC213 V satellite LCR: sfida già intrapresa nel 2019, ma oggi la situazione è diversa 

Zarco, in Honda MotoGP per dimenticare Ducati o "vendicarsi"?
© Luca Gorini

Pubblicato il 5 gennaio 2024, 14:31 (Aggiornato il 9 gen 2024 alle 10:05)

Johann Zarco ha deciso e, se un po' lo conoscete, confermerete il concetto: quando il francese si mette in testa di fare qualcosa, specialmente in ambito professionale, non ci pensa due volte. Riprova della tesi ne è il passaggio dal team Prima Pramac a LCR Racing, entrambe strutture satellite, tuttavia equipaggiate da MotoGP diverse. Da Ducati a Honda, oggi, ne passa  un tot. Ma domani?

Ducati Vs Honda: sfida "assurda" per almeno tre stagioni di MotoGP

La definiamo "assurda", poiché quasi improponibile. Dall'infortunio patito da Marc Marquez in quella torrida Jerez 2020 all'ultimo Gran Premio 2023 disputato a Valencia, Honda ha ottenuto poco e niente. Il commento è paragonato, chiaramente, da quanto fatto da Honda stessa sino al 2019 e, parlando del presente, in comparazione dei marchi rivali.

Qualche affermazione singola, niente più titoli Piloti o Costruttori. E, a peggiorare la situazione, numerosi incidenti messi in conto, partenze dei pezzi pregiati, come lo stesso 93, che ha preferito - appunto - una Desmosedici indipendente a una RC213 V ufficiale.

Saranno ancora 8 le quattro cilindri italiane al via nela stagione a venire, contro i 4 prototipi dell'Ala dorata. Attendendo un attimo per capire come l'introduzione delle Concessioni tecniche possano favorire o sfavorire questa o quella moto, sulla carta è Borgo Panigale in cima alle quotazioni, mentre Tokio dovrebbe arrancare. Dovrebbe.

MotoGP, Superbike e non solo: tutte le date dei test del 2024

Zarco e la RC213 V: opzione sensata, vista dal suo punto

Proviamo a vestire i panni del nativo di Cannes, classe 1990 e il 16 luglio a spegnere le 34 candeline di compleanno: sentitosi "ridimensionato" in negativo dai piani Ducati, dopo stagioni di eccellente livello, cosa avrebbe dovuto fare? Accettare il ruolo di seconda - facciamo terza - scelta, oppure intraprendere una nuova e stimolante sfida professionale?

Se è vero che sotto l'egidia Honda il fantasioso Johann andrà a prendere più denaro, be... diamogli torto, se ci riusciamo. Se è altrettato vero che la Casa ne soddisferà esigenze e richieste, siamo già a due voci da marcare positivamente. Inoltre, a fronte del solo anno di rinnovo offertogli da Borgo Panigale contro il biennale firmato nella passata estate, il gioco è presto fatto.

Riscatto o vendetta per Zarco? MotoGP 2024 interessante e spettacolare

Quando lasciò KTM e relativi benefit, Johann rivelò una cocciutaggine apprezzata. I soldi? C'è di meglio, qualcuno disse. Il feeling in sella? Sì, questo è un aspetto importante, utile a salvare classifica e ossa. Il 2019 di Zarco fu dal doppio colore, arancione e... LCR.

Proprio perché il francese, in corso d'opera, abbandonò la RC16, saltando a bordo della RC213 V, ripresa nel test valenciano post Gran Premio 2023. Previa livrea scura e con le sola scritta "Honda", "HRC" e il suo 5, l'assaggio fondamentale della versione evoluta, per poi trascorrere l'inverno ad alimentare idee, a precedere le uscite di Sepang e Lusail.

La differenza tra il 2019 e il presente di Zarco è semplicemente descritta in tre dettagli: allora sostituì in LCR l'infortunato titolare Taka Nakagami, oggi è lui il titolare. In più, a proprio favore ci sono podi della classe regina, con tanto di successo firmato a Phillip Island. Aggiungiamo l'esperienza maturata in Ducati, che proverà a battere con tutte l sue forze. Pensiamo.

 

 

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