Tante Ducati (ancora) forti nella MotoGP 2024, ma occhio a Morbidelli

Tante Ducati (ancora) forti nella MotoGP 2024, ma occhio a Morbidelli© Luca Gorini

Franco ha lasciato la Yamaha, saltando sulla Desmosedici. Il team Prima Pramac sa come si vince, lui pure: il gioco sarà fatto?

03.01.2024 08:38

Si sta parlando relativamente poco di lui, forse poiché dal carattere piuttosto silente, magari perche le ultime due stagioni di MotoGP gli hanno regalato magre soddisfazioni. Eppure, è giusto puntare su Franco Morbidelli, forte pilota che nel 2024 rimescolerà le proprie carte personali, ingaggiando una sfida promettente di esito positivo. Saltare su una Ducati Prima Pramac è un privilegio tentato da diversi nomi, assicurato dal ventinovenne italo-brasiliano.

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Morbidelli, un titolo Moto2 e vittorie in MotoGP

Al seguito di ottimi piazzamenti nelle categorie Stock, l'occasione veramente giusta gli arrivò nel 2016. Franco si legò alla formazione belga Marc VDS, veramente quotata in Moto2, vincente ed efficiente coi telai Kalex a incastonare il propulsore Honda 600. Arrivarono risultati da podio, ma il meglio era destinato al 2017, anno foriero di titolo mondiale, a lanciarlo tra i grandi della categoria.

L'impresa gli valse la promozione in MotoGP, coi medesimi colori sociali e una RC213 V, condotta al quindicesimo posto finale. Il debuttante Morbidelli venne messo nel mirino dalla Yamaha, nella fattispecie marcata Petronas SRT. Saltare sulla M1 sembrò scelta folle, invece, top ten riepilogativa e gran stagione 2020.

Titolo mondiale sfiorato, andato sì a Joan Mir con la Suzuki, ma nella soddisfazione di aver vinto 3 Gran Premi, conquistato 2 podi e aver battuto Fabio Quartararo, presente compagno di box e futuro iridato 2021. L'ambizione relativa all'investitura ufficiale si fece attendere, ma nemmeno troppo. Morbidelli e la struttura Monster Energy Factory si congiunsero da circa due terzi di stagione, rimanendo insieme sino a 2023 completato.

Yamaha poco stimolante, meglio una Ducati: la nuova pagina di Morbidelli

Sarebbe stato maggiormente opportuno scrivere "nuovo capitolo", altro che "pagina". Anche se un solo test effettuato a Valencia può raccontare il Morbidelli ducatista, è evidente quanto il cambio gli faccia bene, nulla togliendo alla Yamaha: voltare l'angolo serve, ovviamente al team Monster Energy incluso.

Franco, dal suo canto, gode di una Desmosedici. Wow. Ed è pure satellite, ovvero, GP24 simil-ufficiale. Wow. Avete idea in quanti piloti abbiamo provato ad accaparrarsela?! Il numero preciso ci sfugge, poco conta, tuttavia trattasi di nomi illustri: Marc Marquez ne fa parte.

Franco ha completato la sessione del Ricardo Tormo con uno sguardo diverso dagli occhi smarriti nel vuoto quando la M1 poco viaggiava. Il contrario. ll nativo di Roma e residente a Babbucce sfoggiava una espressione misto incuriosita-speranzosa-convinta. In pratica, di uno consapevole di aver scelto bene nel team Prima Pramac.

Marquez (sor)ride: sa che può ancora vincere in MotoGP

Morbidelli, possibile sorpresa positiva della MotoGP 2024

Chiaramente sulla testa di Pecco Bagnaia ricadono i favori dei bookmakers, in quanto egli doppiamente titolato MotoGP, in carica ed equipaggiato Ducati Lenovo ufficiale. Attenzione a Enea Bastianini, desideroso di riscatto a pari condizioni e colori. Impossibile dimenticare Jorge Martin, medaglia d'onore e intenzionato all'oro assoluto. 

E Marco Bezzecchi?! Secondo voi si accontenterà della terza posizione finale? No, vorrà fare meglio. Fabio Di Giannantonio ha vinto con Gresini, perché non potrebbe farcela anche insieme a VR46? Alex Marquez e, ancora lui, Marc Marquez, dove li mettiamo? Tra i comprimari di classe? Macché, anzi...

Chi resta tra le 8 Desmosedici? Proprio Franco Morbidelli, appena entrato nel team in cui Johann Zarco ha fatto molto bene, addirittura benissimo in Australia. Primo posto per il francese. Le caratteristiche tecniche della quattro cilindri bolognese concilieranno con la guida dell'italo-brasiliano? Sarà da verificare ma, parrebbe di sì, ma chi ha sofferto così tanto e se le è inventate tutte per provare a stare davanti, ha maturato quel quid in più di sensibilità, capacità di adattamento e voglia di primeggiare. Di primeggiare ancora, scusate.

 

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