Honda peggior MotoGP? La Yamaha non ha vinto nemmeno una gara

Honda peggior MotoGP? La Yamaha non ha vinto nemmeno una gara© Luca Gorini

L'anno prossimo la Casa di Iwata dovrà guadagnarsi due cose: la fiducia di un team satellite e il rinnovo di Quartararo. Condizione unica, M1 competitiva

11.12.2023 12:46

Siamo a metà dicembre, ma già si pensa al 2024, perché la MotoGP moderna è una stagione che non finisce mai. Tra le note attese e da soddisfare, la competitività o eventuale della Yamaha, Casa che nel 2023 non ha mai vinto nemmeno una corsa. Sprint o Gran Premio che fosse (qui i risultati). Fabio Quartararo sarà in scadenza di contratto e i dirigenti, oltre a volerlo tenere, dovranno aggiudicarsi il supporto di un team satellite. 

Yamaha M1, la sola MotoGP senza vittorie nel 2023

Purtroppo è così. Ad aggiudicarsi almeno una manche ci sono riuscite tutte le moto, partendo dalla dominatrice Ducati - 8 rappresentanti tra Lenovo, Prima Pramac, Mooney VR46 e Gresini - KTM - 4 piloti schierati da Red Bull Factory e GASGAS - Aprilia - squadra nera ufficiale e RNF satellite - e Honda - Repsol HRC e LCR - quindi, il dato fa riflettere.

La Yamaha ha messo in pista il solo Monster Energy, struttura che ha vinto il titolo nel 2021 insieme a Fabio Quartararo. Se lo scorso anno il francese ha tenuto viva la lotta per il bis iridato sino a Valencia, perso contro Pecco Bagnaia, nel 2023 ha tribolato a centro gruppo, raccogliendo magri risultati.

Tre podi domenicali da terzo posto, calcati da El Diablo ad Austin, India e Indonesia. La M1, quindi, rimane l'unica MotoGP a cui è mancato un successo di tappa, al cospetto di super Desmosedici, eccellenti RC16, portentose RS-GP e stupafacente RC213 V guidata da Alex Rins negli  USA. A Iwata certe statistiche piacciono poco.

Yamaha e Quartararo, vincenti in MotoGP ma traballanti

Fabio si è legato ai tre diapason alla fine del 2018, disputando poi la stagione di debutto nel 2019. Il nizzardo di origine sicula ha figurato per la formazione Petronas SRT, facendo molto bene: 7 podi e quinto posto da rookie, 3 vittorie e ottava posizione nel 2020, ricordando Franco Morbidelli giunto secondo alle spalle di Joan Mir con la Suzuki.

Il passaggio al team Monster Energy Factory fu un toccasana per Quartararo, immediatamente immedesimatosi pilota ufficiale. Le 5 affermazioni gli valsero il titolo di Campione del Mondo MotoGP, nella gioia personale e nella logica felicitazione provata da Yamaha, compagine del Sol Levante e basata in Europa in Italia, a Gerno di Lesmo.

Malgrado un 2021 di alti e bassi, possiamo definire la stagione conclusa in piazza d'onore, onorevole: 3 gradini alti e centrali, 5 ulteriori coppe collezionate dal francese. Come descritto, il finale di Valencia è andato alla Ducati di Pecco Bagnaia, però parliamo di una stagione "viva", in cui il team WithU fungeva da satellite.

Team satellite e contratto per Quartararo: grosse responsabilità per la M1

Durante i test di Valencia abbiamo ammirato una M1 dalla rivista configurazione aerodinamica, telaio inedito e propulsore rinvigorito da dose di cavalli e valori di coppia al rialzo. Nonostante i primi giri completati al Ricardo Tormo, l'espressione palesata da Quartararo andava dal perplesso all'insoddisfatto, mentre Alex Rins era contento.

Il catalano, ripetiamo, saliva sulla Yamaha a seguito di uno "strano" 2023, in cui raccontare vittoria unica per Honda e doloroso quanto limitante infortunio rimediato al Mugello. Per Alex i discorsi futuri sono prematuri, per El Diablo no: le sue lamentele introducono alla ricerca di una sella diversa nel 2025. Il suo contratto scade ala fine del 2024.

A meno che la quattro cilindri giapponese non offra il salto di qualità prestazionale predicato che, oltretutto, le farebbero "guadagnare" la formazione satellite di cui si parla da tempo. Davvero VR46 e sponsor Pertamina Enduro sarebbero interessati? Chi corre con la M1 e chi lo farà ci spera, perché combattere in MotoGP con 2 moto contro 8 vuole dire perdere prima ancora di cominciare.

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi