Il team director VR46 sta lavorando per sostituire Luca Marini: la priorità è assicurarsi un talento proveniente dalla Moto2
Il passaggio di Luca Marini in Honda Repsol al posto di Marc Marquez non è stato ancora ufficializzato, ma sembra ormai certo. Ed è per questo che il Team VR46 sta lavorando intensamente per trovare un sostituto, e in tempi brevi, da affiancare a Marco Bezzecchi. Ad ammetterlo è stato Alessio Salucci, braccio destro di Valentino Rossi e attuale team director della struttura sponsorizzata Mooney, che ai microfoni della MotoGP ha descritto lo stato delle trattative in corso.
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"Ho dormito poco nell'ultima settimana – ha ammesso Uccio – Pablo Nieto (team manager VR46, ndr) sta lavorando molto duramente per arrivare alla chiusura del cerchio. Il nostro obiettivo è arrivare pronti ai test di Valencia, che ci piacerebbe effettuare con due piloti in pista. I tempi sono molto stretti, purtroppo”. Presentarsi ai collaudi di fine stagione con una sola Desmosedici in pista è una situazione che Salucci ha definito “estrema”, per questo sono in corso intensi colloqui su più fronti.
“Nella prossima stagione Luca probabilmente non sarà con noi – ha confermato il manager a proposito del futuro di Marini, spiegando che molto probabilmente non sarà il tanto chiacchierato Di Giannantonio a sostituirlo – i dettagli del contratto andrebbero chiesti a Honda, non a noi. Per quanto ci riguarda, posso parlare a nome della mia squadra e per la sostituzione di 'Maro' posso dire che non stiamo prendendo in considerazione il nome di Fabio. Il nostro obiettivo è ingaggiare un giovane proveniente dalla Moto2”.
La penale di Aldeguer blocca Marini? No, paga Honda
In pole position c’è Aldeguer, talento in forza alla Speed Up di Luca Boscoscuro, ma non è l’unico nome al vaglio della squadra che porta il nome del Dottore. “Perdere un pilota come Marini in novembre è difficile e ci porta a contrattare con diverse squadre. La nostra opzione non è solo Fermin” ha spiegato Salucci, aggiungendo di aver preso in considerazione anche Tony Arbolino.
“Lui è un'opzione perché mi piace, è veloce e italiano. È un altro nome nella lista, ma non l'unico. Vedremo cosa succederà nei prossimi quattro giorni” la conclusione di Uccio, desideroso di risolvere la questione nel minor tempo possibile.
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