MotoGP Malesia, Martin avvisa: "Pressione gomme? La prossima volta rischierò"

MotoGP Malesia, Martin avvisa: "Pressione gomme? La prossima volta rischierò"© Luca Gorini

"Meglio farlo che restare quarto in solitaria" il pensiero di Jorge, che lascia la Malesia con un punto in più da recuperare. "Dopo gli attacchi a Pecco è stato impossibile anche seguirlo"

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12.11.2023 ( Aggiornata il 12.11.2023 11:59 )

Essere il primo tra i piloti a non salire sul podio non fa piacere a nessuno, specie se ti chiami Jorge Martin, sei in lotta per il mondiale ed il tuo rivale conclude la corsa proprio davanti a te. Ecco dunque spiegato il rammarico dello spagnolo, già manifestata durante la gara, per una prestazione relativamente alla quale non ha comunque nulla da obbiettarsi. “Oggi non ho fatto bene ma ho fatto il massimo" ha confermato Jorge a Sky, "quindi non sono nemmeno deluso: questo era il mio 100%”.
 
Un 100% che non è bastato a recuperare punti su Bagnaia, ma perlomeno ha limitato i danni, con Jorge arrivato in Malesia a -13 e pronto a volare in Qatar a -14: una situazione di classifica dunque molto simile, ma con un weekend in meno per recuperare. Come detto però il portacolori Prima Pramac ha dimostrato in pista di aver dato tutto, già al via, quando ha tentato con tutte le forze di prendersi la testa del gruppo. “Ho rischiato al via per conquistare la prima posizione, ma sono andato lungo e mi ha passato anche Bezzecchi”.

Martin: la lotta con Bagnaia e la pressione delle gomme

Da lì – un po’ come ieri – è iniziata una nuova gara, dove gestire al meglio la pressione della gomma anteriore, cercando al contempo di sopravanzare Bagnaia. Due missioni putroppo fallite, con Jorge costretto a trascorrere la seconda parte di gara 4° ed in solitaria.
 
"Quando in seguito ho preso Pecco mi sentivo più forte di lui, ma dopo due tentativi di attacco la gomma anteriore ha iniziato a surriscaldarsi, così ho iniziato ad avere problemi, tanto da non poterlo seguire. Pensavo che dopo qualche giro di riposo sarebbe stato possibile tornare a mettergli pressione, invece ho iniziato a rischiare di cadere in ogni curva a destra, così mi sono accontentato”.
 
Ecco dunque tornare nuovamente in auge il tema della pressione gomme, con Martin da un lato rassegnato a tale situazione, ma dall’altro pronto anche a rischiare, nonostante il warning già incassato in Thailandia. Ricordiamo che, per la seconda infrazione, sono previsti tre secondi di penalità. 
 
“Oggi sapevo di essere sopra il limite minimo di pressione, ma nella prossima gara penso che rischierò: meglio rischiare, ed eventualmente essere pronto a cambiare strategia nel corso della gara, che restare quarto in mezzo al nulla. Non mi sono mai sentito così in difficoltà sull’anteriore nel corso del weekend come oggi: forse quello che è successo ieri a Pecco oggi è accaduto a me. Il problema comunque è comune, quindi occorre lavorare”.

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