Tra cadute e difficoltà, in due gare solo Vinales ha racimolato punti, segno di come la RS-GP stia faticando. Qatar occasione utile per invertire il trend e terminare l'anno con il sorriso
La splendida doppietta di Barcellona, purtroppo, in casa Aprilia sembra un lontano ricordo. Negli ultimi tre weekend di gara infatti il miglior risultato raccolto dalla casa di Noale è stato il quinto posto di Aleix Espargarò nella Sprint di Buriram, mentre a Sepang nulla o quasi è andato per il verso giusto.
A cominciare proprio dal fine settimana del “capitano”, che dopo il poker di cadute di venerdì ha prima navigato a metà classifica – senza prendere punti – nella Sprint, poi non ha visto la bandiera a scacchi nella gara lunga a causa dell’ennesima scivolata di anteriore. Un problema, quello del surriscaldamento dell’anteriore, che come sottolineato dallo stesso Aleix è la conseguenza di altre problematiche, a partire dalla mancanza di accelerazione e dalla difficoltà nel fermare la moto.
Tutti ostacoli che Aleix non è riuscito nel weekend a superare, con Maverick Vinales rimasto così l’unico baluardo della causa Aprilia. Un Vinales che non sta – nemmeno lui – vivendo il miglior periodo della sua stagione, come confermato dai tre zeri consecutivi incassati tra Thailandia e Sprint di Sepang, ma che perlomeno oggi è riuscito a racimolare punti, utili per morale e classifica.
Nel complesso dunque – considerando anche le difficoltà di Miguel Oliveira e Raul Fernandez – la spedizione Aprilia in Malesia è stata avara di soddisfazioni, per una casa che ha comunque mostrato nel corso dell’anno di avere il potenziale per candidarsi a prima sfidante di Ducati.
Non resta dunque che rimettere insieme i cocci e ripartire, con il Qatar come prima occasione di riscatto. Un tracciato che, come sottolineato dal tester Lorenzo Savadori ai nostri microfoni in quel di EICMA, potrebbe – tra quelli rimasti – essere il terreno perfetto per rivedere in alto le RS-GP.
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