© Luca GoriniIl sei volte iridato parla della nuova avventura che lo attende con la squadra faentina, che ha tutti i requisiti fondamentali da lui richiesti
06.11.2023 ( Aggiornata il 06.11.2023 14:24 )
Il prossimo anno Marc Marquez (ri)comincerà da zero in MotoGP. Dopo undici anni non vestirà più i colori di Honda e comincerà un nuovo capitolo della sua carriera, passando a un team privato. Nel 2024 con il fratello Alex sarà pilota del team Gresini e quindi alla guida della Ducati.
Non ha vissuto momenti facili nel decidere di tagliare quel cordone ombelicale con la Casa alata, ma è stata una scelta necessaria per Marc stesso, ancorprima che per il Marc-pilota. Intervistato da Crash.net ha dichiarato: “È stata una decisione importante, soprattutto quella di lasciare la mia squadra. La squadra della mia carriera in MotoGP. La squadra della mia vita, ovvero il team Repsol Honda, con tutto lo staff giapponese e spagnolo. È stato difficile, ma vedremo se sarà stata la scelta giusta”. Con loro ha vinto i sei titoli che vanta nella top class, vinti tra l’altro in sette anni, prima di infortunarsi e incontrare poi le difficoltà tecniche.
La priorità di Marc Marquez nel 2024
Così sono iniziate le trattative con la squadra di Faenza, dove corre già il fratello, e Marc ha deciso di rescindere il contratto con Honda per unirsi a loro nel 2024: “A volte nella vita, ma sempre nella mia carriera, la priorità principale è la prestazione di guida. Non i soldi. Il denaro è sempre importante. E se qualcuno dice che non lo è, mente. Ma a volte devi credere in te stesso e seguire ciò che senti”. La rinuncia è stata di fatto anche economica, fatta con consapevolezza: “È vero che ho lo stipendio più alto della MotoGP ma sono contento di quello che avrò l’anno prossimo”.
Marquez spiega perchè ha firmato un contratto annuale
La squadra Gresini è la realtà che più si avvicina a quelle che sono le sue esigenze: “Quello di cui ho bisogno in questo momento è avere una squadra famigliare, provare a divertirmi di nuovo in pista. Cerca di essere calmo. Andare in moto e dimenticare tutte le altre cose”. A parlare della buona qualità della squadra ci pensano i risultati: “È vero che è satellite, ma è anche vero che tanti piloti hanno fatto buoni risultati con quella squadra. Come Bastianini, come mio fratello, come di Giannantonio. Ma prima di pensare ai risultati ho bisogno di divertirmi ed è quello che cerco”.
Dietro a questa filosofia c’è anche la scelta di firmare un contratto annuale: “Per questo motivo ho un contratto di un anno. Perché in quell'anno ho bisogno di capire tante cose per me stesso. Se mi divertirò di nuovo, ovviamente quella sarà la notizia migliore”.
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