Con Brad Binder fuori dai giochi, in lizza per il titolo sono rimasti esclusivamente i piloti di Borgo Panigale
In virtù dei risultati maturati nell'ultimo appuntamento stagionale di Buriram, in Thailandia, la Ducati si è matematicamente assicurata la vittoria del titolo iridato per ciò che riguarda la classifica piloti; un risultato mai veramente messo in discussione durante il campionato, in virtù di un'annata pressoché perfetta condita da 13 vittorie su 17 gare. L'ultimo ad arrendersi allo strapotere italiano è stato Brad Binder, attualmente quarto in campionato e matematicamente fuori dai giochi iridati (quando mancano solamente tre gare alla fine dell'anno) a seguito della settima posizione di Bagnaia nella gara sprint thailandese, che ne ha sancito l'ufficiale esclusione.
E se il titolo MotoGP venisse deciso dalla pressione gomme?
In casa Ducati il clima non può che essere intenso, per una situazione di non facile gestione che vede coinvolte tre squadre diverse. Il General Manager di Ducati Corse Gigi Dall'Igna ha parlato del duello a tre per il titolo: "Daremo a ogni pilota il massimo delle informazioni per far sì che renda al meglio. Proveremo a dar loro una moto che sia la più competitiva possibile; questo è il nostro lavoro ed è quello che faremo negli ultimi tre Gran Premi". Anche il direttore sportivo, Paolo Ciabatti, si è espresso sulla bagarre interna: "È la prima volta che Ducati vince due titoli piloti consecutivamente. Chi avrà la meglio? Penso che la risposta la avremo a Valencia, sarà il modo migliore per concludere questa fantastica stagione di MotoGP".
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