Il 24 ottobre di Fabio Quartararo: dal sogno mondiale…all’incubo attuale

Il 24 ottobre di Fabio Quartararo: dal sogno mondiale…all’incubo attuale© Luca Gorini

Il francese di Yamaha due anni fa coglieva il suo primo ed unico alloro iridato in MotoGP mentre oggi sta vivendo nella peggiore situazione tecnica possibile

25.10.2023 ( Aggiornata il 25.10.2023 08:51 )

Chissà con quale stato d’animo Fabio Quartararo starà riguardando quel 24 ottobre di due anni fa quando, nella seconda gara di Misano, si è laureato per la prima (e al momento unica) volta campione del mondo MotoGP, riportando alla Francia quel titolo che mancava dalla doppietta di Zarco in Moto2.

Due anni da quella data sembrano ormai una eternità, con una Yamaha sprofondata in una crisi tecnica incredibile e partita dalla seconda metà della stagione scorsa quando pensavano di aver già vinto il titolo con 91 punti di vantaggio su Bagnaia

Dal sogno…


Solo due anni fa, il francese viveva una stagione da sogno grazie ad una Yamaha ancora molto competitiva e che gli permetteva di reggere bene l’onda d’urto della Ducati, grazie alle cinque vittorie stagionali e i tanti piazzamenti a podio o in top 5, ad eccezione di un tredicesimo posto a Jerez ed il ritiro in Portogallo. In mezzo un sesto posto a Barcellona, settimo in Austria ed ottavo ad Aragon. Stagione chiusa con “soli” 278 punti, 26 più di Bagnaia secondo.

Grazie ai suoi punti, a quelli di Vinales nella prima parte di stagione, Morbidelli, Rossi e Dovizioso, Yamaha chiude al secondo posto il campionato costruttori, 51 punti di scarto dalla Ducati, con il team Monster Energy che termina alle spalle del team ufficiale Ducati anche la classifica team.

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…all’incubo odierno


Il tracollo di Fabio Quartararo (e di riflesso della Yamaha) inizia dalla seconda parte del campionato 2022, campionato che sembrava ormai chiuso visti i 91 punti di vantaggio su Bagnaia, nonostante tre sole vittorie e tanti piazzamenti. 

La discesa sua e di Yamaha è iniziata da Assen, ad Iwata non hanno minimamente pensato di portare aggiornamenti contro la crescente forma della GP22 con Bagnaia. Fabio ha cercato di metterci una pezza per come poteva, tirando fuori una prestazione mostruosa in Austria con quel sorpasso incredibile su Miller alla chicane prima di curva 3. I ritiri di Aragon ed Australia e la diciassettesima posizione in Thailandia sul bagnato, poi, fanno il resto.

La stagione 2022 si chiude comunque con un secondo posto con 248 punti, Yamaha conferma il secondo posto nel costruttori grazie solamente ai suoi punti, mentre nei team scende al quinto posto dietro a Pramac. 

Il resto è storia attuale, con la M1 2023 che sembra tornata indietro alla sua antenata del 2002 per quanto sia rimasta praticamente identica nella concezione del progetto e con la problematica che si porta dietro sin dall’arrivo di Valentino Rossi nel 2004, ovvero la potenza del suo 4 in linea. 

Carta canta, quindi. I risultati ottenuti da Fabio (e da Morbidelli) lo dimostrano: le due Yamaha molto lontane dalla vetta, pochi risultati di rilievo (quattro terzi posti di Fabio da Portimao fino all’Australia), moto che funziona a fasi alterne e su piste favorevoli o totalmente nuove come l’India.

Quartararo è sempre più scontento e non vede l’ora di liberarsi dal contratto per scappare su una moto più competitiva di quella di Iwata. L’unica alternativa per restare è il nuovo motore progettato da Luca Marmorini che verrà implementato effettivamente nel 2024 dopo averlo provato nei test di Misano di quest’anno ed averlo giudicato non positivamente in quel momento.

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