Sepang 2011: una prima fila tutta Honda Repsol, dal dominio all’abisso

Sepang 2011: una prima fila tutta Honda Repsol, dal dominio all’abisso© Getty Images

Dodici anni fa Dani Pedrosa scattava per il GP di Malesia davanti a Casey Stoner e Andrea Dovizioso in una irripetibile prima fila tutta HRC

23.10.2023 ( Aggiornata il 23.10.2023 14:12 )

Il GP di Malesia del 2011 è purtroppo tristemente ricordato per essere l’ultimo gran premio di Marco Simoncelli, ma andando a riguardare quella griglia di partenza spicca all’occhio una prima fila marchiata completamente Honda Repsol. Nel 2011 Honda ottenne da Dorna il permesso di schierare una terza RC212V per Casey Stoner che a fine 2010 aveva lasciato Ducati. A Sepang per la prima ed unica volta nella storia della MotoGP tutta la prima fila fu monopolizzata da un unico team grazie a Dani Pedrosa, Casey Stoner e Andrea Dovizioso.

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L’origine della terza moto

Per arrivare a questo risultato bisogna però tornare indietro all’estate del 2010 quando Honda annunciò l’ingaggio di Casey Stoner per il team Repsol. Nulla di strano fin qui, un top rider che decide di accettare una nuova sfida, riportare Honda alla vittoria che manca dal 2006. I problemi in casa Honda però non sono pochi, perché per il sono già sotto contratto sia Andrea Dovizioso che Dani Pedrosa. Livio Suppo, nel 2010 responsabile marketing Honda e dall’anno successivo Team Manager Honda Repsol si è trovato a gestire una situazione non semplice con Alberto Puig, manager di Dani, e lo stesso “piccolo samurai” che a più riprese hanno provato a zittire il manager italiano nel corso della stagione 2010 dichiarando che il loro uomo di riferimento era Kazuhiko Yamano, allora Team Manager Honda Repsol.

Dopo il GP di Misano, Honda annunciò che nel 2011 le RC211V ufficiali sarebbero state 4 ma non era ancora chiaro chi avrebbe corso e con che colori. Per via di un 2010 difficile, si pensò che il sacrificato sarebbe stato Andrea Dovizioso, spostato ad affiancare Marco Simoncelli nel team San Carlo Gresini. A Valencia Honda svelò i piani per il 2011 con il team Repsol che per la prima volta nell’era MotoGP avrebbe schierato 3 moto identiche con le insegne dell’azienda petrolifera.

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Una prima fila storica

La qualifica è iniziata con Marco Simoncelli che per primo ha siglato il miglior tempo venendo però subito migliorato da Casey Stoner. L'australiano non mantiene a lungo la prima casla perché Andrea Dovizioso migliora per tre volte il crono della pole fissando a 2’02”078 il tempo per scattare al palo. A metà turno è il ora per l'altra Honda Repsol, quella di Dani Pedrosa, di mettersi davanti a tutti. Arriva l’ultimo tentativo per tutti i piloti: Andrea Dovizioso si riprende la pole ma il compagno di squadra australiano gli toglie il primo tempo per soli 61 millesimi. A beffare entrambi e prendersi così la pole position del GP di Malesia è Dani Pedrosa che con il tempo di 2’01”462 si prende la pole position davanti a Casey Stoner ed Andrea Dovizioso.

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Honda dove sei sparita?

Sono passati 12 anni da quel weekend, ed il team Honda Repsol è passata da dominare la classe regina del motomondiale a non riuscire a vincere un GP sia nel 2022 che in questo 2023. L’unica vittoria nell'ultimo biennio per la casa dell’ala dorata è quella di Alex Rins con il team LCR che a fine anno lascerà i box Honda per accasarsi nel garage ufficiale Yamaha. Dopo sei titoli mondiali tra il 2013 e il 2019 con Marc Marquez, il team Repsol il prossimo anno dovrà ripartire da zero con Joan Mir arrivato quest’anno ma che non è mai stato realmente in grado di lottare per la top10. Se 12 anni fa HRC aveva la forza di strappare Casey Stoner a Ducati e schierare così tre moto ufficiali, oggi dopo l’arrivo di Marquez e l’addio di Dani Pedrosa nel 2017, Honda ha provato a rilanciare Jorge Lorenzo che si è però ritirato al termine di quella stagione, Pol Espargaro tornato subito in KTM ed ora Joan Mir, campione del mondo 2020 ma come detto sempre più ombra di se stesso. Quando mancano 4 gare al termine della stagione il team Honda Repsol si trova costretto a cercare in extremis un pilota che molto probabilmente sarà uno tra Miguel Oliveira e Fabio Di Giannantonio. Il primo è vero che ha già vinto gare in MotoGP ma oggi corre in un team privato e quest’anno seppur fermato in più occasioni dalla cattiva sorte non è mai riuscito a salire sul podio mentre il romano, alla seconda stagione in MotoGP ha conquistato il suo primo podio proprio nell’ultimo round di Philipp Island. Insomma stiamo parlando di ottimi piloti, ma lontani dai nomi dei blasonati campioni che il team Repsol Honda ha schierato in oltre vent’anni di motomondiale.

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