MotoGP Australia, Webb: "Inutile anche solo provare, oggi non è come 40 anni fa"

MotoGP Australia, Webb: "Inutile anche solo provare, oggi non è come 40 anni fa"

Il Direttore di Gara spiega: "Prima si diceva ai piloti "fate come volete", ora c'è un grado di responsabilità maggiore. La caduta di Vietti e le previsioni ci hanno convinto a desistere"

22.10.2023 ( Aggiornata il 22.10.2023 05:59 )

E’ sempre un peccato non correre, ma nella domenica australiana difficilmente vi sarebbero mai state le condizioni per vedere in azione la MotoGP. E’ quanto emerge dalle parole del direttore di gara della top class Mike Webb, presentatosi dinnanzi alla stampa per chiarire quanto accaduto nei momenti antecedenti alla decisione di cancellare la Sprint odierna.
 
“Non abbiamo avuto scelta – esordisce Webb - sapevamo che le previsioni erano negative per oggi: il problema non è mai stato la pioggia bensì il vento, che nella direzione di oggi rendeva alcuni punti molto pericolosi, ad esempio curva 1. Abbiamo avuto un’esperienza simile nel 2019 quindi eravamo preparati, e dopo aver tenuto sotto controllo la situazione con costanza abbiamo capito che non vi era modo di far partire una gara”.
 
Quando avete avuto la conferma definitiva che non fosse possibile correre?
 
“La caduta di Vietti è stata chiaramente provocata dal vento, e ci ha fatto capire definitivamente la situazione. Non cerchiamo scuse ma mentre è facile capire l’aderenza della pista relativa alla pioggia, molto più difficile è capire la condizione in relazione la vento, che può cambiare di minuto in minuto”.
 
Come siete arrivati alla decisione?
 
“Abbiamo avuto un meeting con i Team Principal, ed al contempo Carlos (Ezpeleta ndr) e Loris (Capirossi ndr) hanno parlato con i piloti. Vi erano un ampio range di pareri diversi, anche in base alle circostante di ognuno, ma visto il peggioramento del vento dalla bandiera rossa della Moto2 in poi non aveva senso fare un giro di schieramento e provare a correre. Ora non è come 40 anni fa, dove si diceva ai piloti “andate a correre e fate come volete”: c’è un altro grado di responsabilità da parte dell’organizzazione”.

Webb tra passato, presente e futuro 

L’aerodinamica rende maggiore il ruolo del vento in questi casi?
 
“Quando nel 2019 fummo costretti a fermarci vi fu un meeting con i piloti, e parlando con i più esperti come Dovizioso fu chiaro come le moto con le ali avessero un comportamento completamente diverse dalle precedenti. Negli anni alcuni piloti hanno confermato come le moto attuali siano fossero più stabili grazie alle appendici. Di conseguenza ognuno ha la propria idea”.
 
Quanto accaduto oggi cambierà qualcosa in ottica GP d’Australia del futuro?
 
“Cerchiamo sempre di correre nel momento migliore dal punto di vista climatico, ma è una partita difficile da giocare. Per il prossimo anno ad esempio si era parlato di agosto o settembre, ma le circostanze ci hanno portato a mantenere il GP nello stesso periodo di quest’anno, ma sono sicuro che in futuro vi saranno ulteriori negoziazioni all’insegna della ricerca delle migliori condizioni”.
 
Si parla di un sindacato piloti. In caso queto verrà coinvolto in decisioni come quella odierna?
 
“Da anni esiste la Safety Commission, che spesso ci permette di confrontarci con i piloti. E’ un tema che tocca maggiormente Carlos e Carmelo Ezpeleta, ma sarebbe ottimo per noi continuare come ora".

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