Marquez, "bomba" del mercato: dopo Marc, in tanti cambierebbero

Marquez, "bomba" del mercato: dopo Marc, in tanti cambierebbero© Luca Gorini

L'otto volte iridato non è stato il primo: Zarcò lasciò KTM, Vinales passò da Yamaha ad Aprilia. Di Giannantonio merita una chance, Oliveira mira a Honda

17.10.2023 ( Aggiornata il 17.10.2023 15:55 )

Quanta valenza e attendibilità ha un contratto MotoGP stipulato e regolarmente notificato? Il “precedente” cessato accordo tra Yamaha e Maverick Vinales ha dato il via a un valzer di voci, ipotesi, illazioni e manovre che hanno portato allo scioglimento dell’accordo condiviso da Honda e Marc Marquez, “dato tratto” a un terremoto sino a poco tempo fa impensabile. La scossa è stata innescata dall’otto volte iridato a suon di post social e frasi ambigue, poi rivelatasi bomba distruttiva al rapporto più proficuo delle ultime stagioni.

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Oliveira in Honda, strada percorribile. LCR terrà stretto Zarco?

Miguel Oliveira in sala stampa ha precisato:Massimo Rivola sostiene io non abbia una clausola rescissora con Aprilia? Falsa notizia. Non è vero”. Il CEO di Noale voleva gettare acqua sul fuoco in relazione all’interesse Honda verso il portoghese, il portoghese ha precisato essere comunque sul mercato. Il cosiddetto “effetto MM93” avrà ripercussioni inaspettate?

Johann Zarco spinge per salire di grado, cioè, da LCR satellite a Repsol ufficiale, ma Lucio Cecchinello ha appuntanto:Il francese rimarrà qui e basta”. Andrà così? Ogni cosa è veramente possibile e impossibile allo stesso tempo, come ha detto Aleix Espargarò:Mica sempre ciò che si sente tra manager e piloti è vero. Dipende. Diciamo che... tutto può succedre”. Evidentemente, scritta la regola, si trova l’aggiro, un grimaldello ad aprire la scatola. Ricordiamo Zarco, che fece la qualunque pur di non corere con KTM, rifiutando ingaggio e status di corridore Factory. Era il 2019, cominciato su RC16, concluso a bordo della RC213 V proprio LCR. Il biennale passò da pratica a teoria, come il quadriennale di Marc si è tramutato in un triennale dopo il quale l’instistuibile dovrà essere sostituito.

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Piacerebbe molto a Fabio Di Giannantonio accasarsi sotto l’Ala dorata, ciò dipende però da Johann: senza voler nulla togliere al romano, dite che HRC prenda a corte un nome che in MotoGP non abbia - per ora - calcato nemmeno un gradino disponibile del podio?! Però, in virtù delle recenti prestazioni offerte, il tifoso della Roma meriterebbe ulteriori chance.

Si sta mangiando le mani Fabio Quartararo, vedendo che, forse, sarebbe stato possibile lasciare Iwata anzitempo: “Cambiano le cose in meglio, oppure me ne vado” è idea già presa, ma a favor di quale scelta? La decisione di Mattighofen ricaduta su Pol Espargarò ha deluso il diretto interessato, poiché esser titolare è preferibile a tester con possibilità di wild card. Il fratello Aleix l’ha presa malino: ”Trattengo ciò che penso, credo sia opportuno”. Da uno che pochi problemi si fa nelle dichiarazioni, il politically correct è inusuale.

Vige geopolitica nella classe regina? A volte parrebbe, altre no, benché la griglia necessiti di nazionalità variegate, ora assenti. Sarebbe bello avere un forte britannico, un degno americano, un sudamericano di grido e un giapponese al top. Ah già, abbiamo Takaaki Nakagami: il suo operato è molto apprezzato dai vertici di Tokio e dallo sponso Idemitsu, sicché buon per lui e veramente congratulazioni per costanza e longevità. I suo contratti sono davvero di ferro.

 

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