Il romano, che tra poco più di un mese lascerà la sua Desmosedici nelle mani di Marc Marquez, è alla ricerca di una sistemazione per la prossima stagione
Dopo la doppia ottava posizione in Giappone sotto l’acqua, Fabio Di Giannantonio disputa un’altra Sprint di assoluto livello chiudendo in sesta posizione alle spalle di Quartararo e davanti alle due Ducati ufficiali di Bastianini e Bagnaia.
Quella di questa mattina (italiana) è solo la seconda Sprint stagionale che chiude nei punti dopo, appunto, quella di Motegi di due settimane fa, ma è la prestazione che è importante visto il futuro ancora nebuloso nella carriera del #49. Fabio si è caricato sulle spalle il team Gresini (che, lo ricordiamo, nella prossima stagione accoglierà il maggiore dei fratelli Marquez) nel corso del weekend e, dopo una bella Q2, si è fatto tutta la Sprint nel gruppo di testa e attaccato a Quartararo per una possibile quinta posizione.
Posizione finale che poi è risultata la sesta dopo un doppio errore, il primo nella prima curva del tracciato ed il secondo alla penultima. Il #49 ha potuto comunque mantenere la sua posizione vista l’inoffensività delle due Desmosedici ufficiali di Bastianini e Bagnaia. A dimostrazione che in questa MotoGP ci può stare eccome, le sue belle soddisfazioni le sta raccogliendo dopo un 2022 difficile.
Futuro nebuloso si diceva in precedenza. Fabio è l’unico che ancora non ha una sella per la prossima stagione e l’unica opzione rimasta libera è la Honda. E’ anche vero però che HRC sta sondando altri piloti attualmente in competizione con il romano per la sella accanto a Joan Mir, ovvero i piloti Aprilia Vinales ed Oliveira.
E’ altresì chiaro che qualora uno dei piloti Aprilia vada in HRC, automaticamente il posto in Aprilia (che sia ufficiale o RNF) è proprio di Fabio. Quindi il #49 sta cercando in queste gare di tirare fuori il massimo per giocarsi le sue carte e sperare in un posto importante per la prossima stagione.
“Sono contentissimo perché sto lavorando bene. Stanno arrivando tutti i frutti del lavoro svolto questo inverno e nella prima parte di stagione, forse viene visto due volte meglio. Sono un pilota veloce, sto imparando e crescendo e penso di meritarmi un posto in griglia l’anno prossimo, per il dove ci stiamo lavorando. Ad oggi sono uno dei migliori in Ducati in frenata ed ingresso curva con i freni e quello mi ha permesso di esprimere al meglio il mio potenziale, sono sempre stato uno staccatore in Moto3 e Moto2 ma l’anno scorso ero il peggiore in frenata. Ho lavorato tanto su quell’aspetto e da lì sono riuscito ad essere sempre più preciso trovando la giusta linea di trazione.”
Link copiato