Marc Marquez, il Samurai della MotoGP come Fernando Alonso in F1

Marc Marquez, il Samurai della MotoGP come Fernando Alonso in F1© Luca Gorini-Getty Images

Il #93 lascia i milioni della Honda per passare in Gresini: una scelta a suo modo coraggiosa, come quelle compiute dall'asturiano in carriera

12.10.2023 ( Aggiornata il 12.10.2023 14:16 )

Nella vita ci vuole coraggio, sia nelle scelte personali che lavorative. Applicando questo principio alla MotoGP, si può dire che Marc Marquez ne ha avuto. E anche tanto.

MotoGP, Luca Marini: "Marc Marquez in Gresini? Un'opportunità per tutti"

Marc Marquez in Gresini


Il pilota più titolato in griglia, nonché il più mediatico tra quelli presenti in classe regina, ha deciso di lasciare la Honda, la Casa motociclistica più potente al mondo, per passare nel Team Gresini, struttura indipendente Ducati che nel 2024 accoglierà il Campionissimo. Un passaggio all’apparenza scontato, perché consente al #93 di balzare dalla poco competitiva RC213V alla veloce Desmosedici, creatura di Gigi Dall’Igna che si sta dimostrando capace di vincere GP sia nelle versioni più recenti che in quelle più datate, ma che nasconde molte insidie e incertezze di cui Marc è consapevole.

L’otto volte titolato si prepara infatti a lasciare i milioni della Honda per andare in una squadra sì indipendente ma non ufficiale, portandosi sulle spalle entusiasmo, voglia di vincere, ma anche punti interrogativi. Quello che è ritenuto da molti, osservatori e tifosi, il più talentuoso dello schieramento, è chiamato a vincere praticamente subito, perché dotato della moto più veloce di tutte. Non riuscirci comporterebbe un fragore mediatico anche superiore a quello scatenato dal suo addio all’Ala Dorata.

Marquez come Alonso, pur con qualche differenza


“Ho fatta mia una teoria di un alpinista riportata nel libro che mi hai fatto leggere. 'Se riesco a scalare l’Everest in 3 giorni, perché scalarlo in 5?’. Logicamente è molto più rischioso provarci in 3 giorni: ti esponi molto di più e potrebbe non essere possibile. Ma se non ci provo, non lo saprò mai ha detto Marquez poco dopo l’addio a Honda, un concetto ribadito nel giovedì di Mandalika, circuito che si prepara a ospitare il GP Indonesia: “In Honda avevo tutto sotto controllo, conoscevo la direzione dello sviluppo della moto e un buon stipendio. Ma ho dato priorità alla carriera sportiva, alla ricerca del divertimento”.

Marquez ha così deciso di scalare il suo Everest verso il nono titolo in carriera, che gli consentirebbe di agganciare l’eterno rivale Valentino Rossi: per riuscirci dovrà sconfiggere gli allievi della VR46 a parità di moto. Una sfida nella sfida. Il #93 ha così lasciato la sua zona di confort preferendo anzi percorrere la “Via del Guerriero”, come farebbe un vero Samurai. Termine che, guarda caso, rappresenta il soprannome di un altro spagnolo, Fernando Alonso, che nella sua carriera ha avuto il coraggio di lasciare prima Mclaren, poi Ferrari, per andare incontro all’ignoto.

Pur con le dovute differenze (il Team Gresini offre certamente garanzie tecniche maggiori rispetto alla Mclaren-Honda del 2015), magari Marc si sarà ispirato al suo connazionale - che di scelte rischiose ne ha fatte tante - al momento di firmare con la struttura italiana.

Sarà il tempo a dire se Marquez, il Samurai della MotoGP, avrà più fortuna di Nando in F1.

Classifica squadre MotoGP

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi