Marquez e gli ultimi 6 balli con Honda: sarà conservativo o rischiatutto?

Marquez e gli ultimi 6 balli con Honda: sarà conservativo o rischiatutto?© Luca Gorini

Deciso il proprio futuro lo spagnolo può guidare libero, ma fino ad un certo punto. Da una parte la voglia di far sognare ancora Honda, dall’altra quella di salire sulla Ducati al 100%

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05.10.2023 ( Aggiornata il 05.10.2023 16:57 )

Lo ha scritto lo stesso Marquez – riferendosi al suo team - nelle proprie storie Instagram: “Godiamoci queste 6 feste che ci restano quest’anno”. Lo spagnolo ha ovviamente fatto riferimento ai 6 Gran Premi rimasti da disputare in stagione, quella che segnerà la fine del suo rapporto ultradecennale con Honda. Un finale di stagione dunque da onorare, ma correndo come? Del resto Marc ha cambiato strategia più volte nel corso della stagione e, non dovendo più lavorare come tester in pista per Honda, potrà ora affrontare le gare in modo diverso.

Piano a: essere conservativo

La strategia logicamente più probabile per Marc potrebbe essere quella della gestione: ad attenderlo del resto vi è una nuova ed interessante opportunità, rappresentata dalla GP23 del team Gresini, sulla quale lo spagnolo vorrà certamente salire nel pieno delle sue forze, con l’intenzione di capirne il prima possibile i segreti.
 
Come confermato dallo stesso Marquez ora la condizione fisica non è più un problema, ma gli spettri – in primis – del biennio 2020 – 2022 potrebbero consigliargli di gestire le proprie energie, restando quindi in linea con quella mentalità conservativa utilizzata per concentrarsi più sullo sviluppo della Honda che sul risultato finale di gara.

Piano B: tornare il vecchio Marc

Dall’altra parte però vi è la vera anima di Marc Marquez, ossia quella del campione che probabilmente non accetta di perdere nemmeno a carte. Di conseguenza non sarebbe così strano ritrovare in pista il Marquez – per esempio – di Le Mans, quello capace – al rientro dal problema alla mano – di chiudere nei primi 5 la Sprint e di lottare per il podio con Jorge Martin sino alle ultime battute della corsa lunga.
 
Il Marquez classico insomma, quello disposto a gettare il cuore oltre l’ostacolo in nome della vittoria, o perlomeno in nome della volontà di regalare un’altra gioia alla Honda prima di andarsene. Ovviamente questa eventualità cozza con il basso potenziale della Honda, con la quale però Marc è stato capace negli ultimi 2 GP di ottenere altrettanti podi tra Sprint e gara lunga.
 
L’aver sciolto le riserve circa il suo futuro dunque non distoglie l’attenzione da Marc, atteso ora ad una piccola prova del fuoco, dalla quale magari si potrà anche capire qualcosa in più circa la sua attuale situazione mentale e fisica.

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